Avola
Avola è una cittadina del siracusano, che ha saputo risorgere dal terremoto del 1693. Oggi si presenta con una nuova struttura urbanistica, basata su di un sistema a croce di strade all'interno di un esagono, che va a delimitare il perimetro della città; infatti a pochi chilometri dalla Avola nuova, sorgono le rovine della Avola vecchia.
La città offre la possibilità di ammirare alcune belle chiese, a partire da quella "Madre", dedicata a San Nicola di Bari; c'è poi la Chiesa di Santa Croce ed infine, fra quelle minori, la chiesa dedicata a Santa Venera, patrona cittadina.
La città presenta anche diverse spiagge, quasi tutte libere; esse sono discretamente grandi, la sabbia è molto fine e sono un buon punto di riferimento per i bagnanti locali, ma soprattutto per il turismo che viene da fuori. Il mare che bagna Avola è il Mar Ionio, le acque sono molto limpide e pulite, hanno anche un bel colore azzurro.
In agosto, alla tonnara cittadina, c'è la caratteristica sagra del tonno “Edizione della Sagra del Tonno e della Ghiotta”, che è veramente un avvenimento di spicco per le buone forchette, in quanto il tonno servito è freschissimo e dall'ottimo sapore; in più nella zona della tonnara, chiamata il "Mare Vecchio", c'è un lungo molo dove i tramonti e la luna assumono dei colori pittoreschi.
Rinomata è la pasticceria, legata alla coltivazione di una particolare varietà di mandorla detta "Pizzuta". Ma per assaggiari (gustare) u’ vero sapuri ra’ mènnula (della mandorla) devi assittàrti (sederti) all’ombra da “Agatino Finocchiaro” in Piazza Umberto I e ordinare una granita (a lumia) al limone e poi al latte ri mènnula (di mandorla) . U’ ciauro e u’ sapuri che ti penetrano mentre lentamente a granita si cala intra (dentro) squagliandosi per il caldo, sono unici. Le rondini garriscono nel cielo come se capissero la tua felicità, mentre te, cucchiaru doppu cucchiaru (cucchiaio), ti lasci avvolgere dal regalo che Avola ti stà offrendo.
Riprendiamo la strada ferrata, attraversando i vigneti del rinomato nero d'Avola, un rosso corposo che scaturisce da un vitigno robusto, in certi casi “ingentilito” sposandolo per esempio con il frappato, antichissimo vitigno di probabili origini iberiche, dando così origine al pregiato Cerasuolo di Vittoria.
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