Cassibile
Cassibile, passata alla storia perché qui, il 3 settembre 1943, il generale Castellano firmò, per conto di Badoglio e dei Savoia, l'armistizio con le forze alleate rappresentate dal generale Bedell Smith.
L'accordo rimase segreto fino all'8 settembre, quando venne reso pubblico alla radio senza aver messo in preallarme le truppe italiane, che nel giro di poche ore si ritrovarono nel caos totale, da alleate a nemiche dei tedeschi, preda facile di ogni rappresaglia.
Oltre la storia, interessante è il territorio. Quì il paesaggio è caratterizzato dagli estesi tavolati carsici. E' soprattutto a Cassibile l'altopiano assume aspetti spettacolari per la presenza di profonde fratture, chiamate "cave", che ne solcano i bordi.
Si tratta di canyon prodotti dall'erosione dei corsi d'acqua che ancora scorrono sul loro fondo, dall'aspetto a volte superbo come accade nel caso della Cava Grande del Cassibile, una delle più maestose e suggestive, oggi tutelata come riserva naturale. Lunga 10 chilometri e profonda circa 250 metri, fu in epoca paleolitica sede di insediamenti abitati.
Nelle pareti sono state scavate ottomila tombe rupestri del tipo a grotticella, risalenti al X e IX secolo a.C..
Cassibile- Chiesa del borgo antico
Alla stazione di Cassibile arriviamo al mattino. Cassibile è un villaggio mediterraneo: una doppia fila di case assolate lungo due chilometri di strada. Bisogna contare 700 passi sulle traversine ancora di legno che tengono insieme i binari e camminare velocemente per lasciarsi alle spalle il centro abitato e dirigersi con il treno verso Avola.
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