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  • Tonno rosso
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    Il tonno, per la sua regolare comparsa, rappresenta una fonte di ricchezza non solo nel Mediterraneo ma anche nei tre oceani. La forma del corpo, la sua temperatura superiore di 10°C a quella del mare e la struttura dei vari organi gli consentono di raggiungere velocità medie di 30Km orari. 
    I tonni, normalmente di 2 metri di lunghezza, possono raggiungere i quattro metri e il peso di sei quintali. Lungo le coste europee e nei mari limitrofi vivono 9 specie di Tonnidi: 
    · Sarda sarda, chiamata anche palamita o palamito. La lunghezza è di 70 cm., vive nel Mediterraneo. 
    · Orcynopsis unicolor, raggiunge gli 80cm., raramente lo si trova nel Mediterraneo. 
    · Germo alalunga, può raggiungere un metro di lunghezza e lo si trova nell'Atlantico e nel Mediterraneo. 
    · Parathunnus obesus, tipico dell'Atlantico, presenta un corpo tozzo. 
    · Nethunnus albacora, tipico dell'Atlantico, presenta un corpo snello. 
    · Auxis thazard, lo si trova nel Mediterraneo. 
    · Euthynnus alletteratus, presente nel Mediterraneo, raggiunge la lunghezza di un metro. 
    · Katsuwonus pelamys, raramente presente nel Mediterraneo, lunghezza 70 cm.  
    · Thunnus thynnus, della famiglia degli Scombridi. Ha un corpo fusiforme, con capo appuntito e occhio piccolo. Il colore del corpo varia dal blu-nero del dorso al biancastro del ventre, con macchie argentee sui fianchi. Lungo fino a 4 metri, può pesare anche 7 quintali. E' la specie più nota ed è presente sia nell'Atlantico che nel Mediterraneo. 
    Nel periodo della riproduzione (maggio-giugno), hanno bisogno di acque calde e da profondità maggiori salgono verso le acque superficiali, avvicinandosi alla costa e con frequenti puntate in gruppi verso terra.  
    Il novanta per cento del tonno rosso presente nel Mediterraneo è stato cancellato nel giro di vent'anni. Sono circa 50 mila le tonnellate di pesce prelevate ogni anno, anche se le stime ufficiali ne riportano solo 32 mila. I numeri parlano chiaro: per questo possente corridore dei mari è allarme rosso. Le reti da pesca vengono tirate sempre più vuote.  
    I pescherecci non solo continuano a catturare esemplari al di sotto del limite consentito, ma seguitano ad andare all'assalto dei tonni in una fase cruciale della loro vita: la riproduzione.  
    Il tonno rosso è molto longevo e arriva alla maturità sessuale solo tra i cinque e gli otto anni. E così la maggior parte degli esemplari catturati non ha la possibilità di procreare.  
    Le "navi fattorie", gestite per lo più dal mercato giapponese, rappresentano la più grave minaccia per la sopravvivenza della specie. Queste grosse imbarcazioni catturano i tonni allo stato selvatico per metterli "all'ingrasso" in apposite gabbie galleggianti. Lo scopo è quello di aumentare il contenuto di grasso delle carni sino a raggiungere gli standard desiderati dal mercato. 
    Il prezzo della carne, infatti, cresce proprio con l'aumento del contenuto di grasso. I branchi vengono individuati utilizzando aerei da ricognizione che segnalano la posizione dei pesci e pilotano l'arrivo delle "navi fattoria".  
    Per aggirare il limite delle quote una parte dei tonni viene catturata in grandi reti che vengono collegate a gabbie galleggianti. Acchiappate le prede, le tonnare volanti si spingono sotto costa a depositare le gabbie in modo che i tonni possano essere ingrassati e successivamente venduti.  
    Venduti come "prodotto d'allevamento" anziché come pescato. Ma, in realtà, non si tratta di una vera e propria acquicoltura, il tonno, infatti, non viene riprodotto e fatto cresce in cattività.  
    Per fermare il rischio d'estinzione l'Europa ha varato, finalmente, un vasto piano per la protezione del tonno rosso ma – come richiesto dall'Italia – i pescatori non dovranno modificare le condizioni di pesca nel corso dell'attuale stagione: di fatto i nuovi interventi scatteranno dalla campagna 2008.  
    Il via libera è giunto a Lussemburgo dal Consiglio dei Ministri dell'Ue sulla base di un compromesso che accoglie la richiesta italiana di introdurre solo dal 30 giugno (cioè a stagione praticamente conclusa) l'obbligo di rispettare una nuova taglia minima nella pesca del tonno rosso: non più 10 kg bensì 30 kg.  
    In questa battaglia l'Italia ha potuto contare sul sostegno della Francia. Con l'accordo raggiunto, quindi, l'Europa può dotarsi di un piano pluriennale per la ricostituzione degli stock di tonno rosso nell'Atlantico e nel Mediterraneo e recepire nel proprio ordinamento le raccomandazioni della Commissione internazionale per la protezione dei tonnidi (Iccat), in parte modificate per tener conto anche delle esigenze e delle difficoltà dei pescatori europei.  
    Tra le modifiche introdotte c'è la possibilità di accordare compensazioni a favore degli armatori e del personale imbarcato per i periodi di fermo obbligatorio della pesca L'Iccat ha, nel frattempo, deciso una riduzione della quota di pesca di tonno rosso a livello mondiale, fissata nel 2007 a 29.500 tonnellate, nel 2008 a 28.500, nel 2009 a 27.500 e a 25.500 nel 2010.  
    Il piano è entrato in vigore il 13 giugno ad eccezione delle nuove taglie minime e prevede, inoltre, i divieti di pesca per le tonnare a reti a circuizione dall' l luglio al 31 dicembre, e dall'i giugno al 31 dicembre per i grandi palangari; dal 15 novembre al 15 maggio per i pescherecci con lenze e canne e per quelli con rete da traino pelagica. Al bando i sorvoli con aerei ed elicotteri per reperire i banchi di tonno rosso.  
    È stato previsto, per la prima volta, un sistema internazionale congiunto che permetterà ad un partner di effettuare delle ispezioni a bordo d'imbarcazioni di altro partner Iccat e la registrazione di tutti i pescherecci di tonno rosso per conoscere la capacità di pesca esistente.  
    Non sarà più possibile trasbordare il tonno rosso in alto mare e gli sbarchi alle "fattorie" saranno sottomessi a obbligo di notifica preventiva e a strette misure di controllo.
     
     
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