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Il Barocco a Modica - Chiesa di Santa Maria di Betlem
 
 
 
 
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altare
 
 
 
Lunetta del Berlon (sec. XV-XVI)
La Chiesa di Santa Maria di Betlem è una delle più interessanti chiese di Modica. Fu costruita intorno al XV sec. alle falde del Castelo dei Conti di Modica, al posto o per l’integrazione di quattro piccole chiese (San Bartolomeo, Sant’Antonio, Santa Maria di Berlon, San Mauro), e l’aspetto attuale si presenta come il risultato di interventi che vanno dal Cinquecento all’Ottocento.  
La facciata, a due ordini, scanditi da una cornice marcapiano  è il risultato di due fasi costruttive, il primo ordine è da collocare tra il secondo Cinquecento e il primo Seicento, mentre il secondo ordine fu realizzato nell’Ottocento.
E' questo uno stupendo esempio di architettura tardo-gotica che trova riscontro in altri edifici modicani (portale De Leva, portale del Carmine e porta di S. Maria del Gesù). 
 
La richezza delle decorazioni, il sovrapporsi di archi e ogive, l'esuberanza dei fregi ed i finissimi arabeschi testimoniano l'opulenza ed il fasto della Contea durante il XIV e XV sec. 
Il portale immette nella "Cappella Palatina", sormontata da un cupolino: vi si trovano tombe gentilizie.   
 
Chiesa S. Maria di Betlem 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
organo 
Possiamo ammirare, inoltre, tra le testimonianze superstiti di una delle architetture preesistenti, lungo il prospetto laterale sinistro sulla Via S. Maria, una lunetta in calcare, la Lunetta del Berlon (sec. XV-XVI), pregevole bassorilievo di ignoti artisti locali raffigurante una Adorazione dei Pastori.  
 
Sono ben visibili le tracce di colore con i quali, originariamente, doveva essere dipinto il bassorilievo. Nella parte sottostante è presente una scritta in vernacolare in caratteri gotici che fa riferimento a una chiesa di Berlon (una della quattro chiese che esistevano nel luogo). Forse storpiatura di Betlem. La lunetta è testimonianza di una produzione locale con caratteri popolareggianti di estrema semplicità. La chiesa subì ulteriori rimaneggiamenti alla fine del secolo scorso. A quell'epoca risalgono: il soffitto a cassettoni ispirato a quello della Cattedrale di Messina, il pavimento in marmo e la torre campanaria col cupolino a minareto.   
 
All’interno, una delle testimonianza artistiche tra tardogotico e Rinascimento del XV — XVI secolo più significative dell’intero territorio è la Cappella del Sacramento “Cabrera” che si trova in fondo alla navata di destra. Sull’altare si può ammirare una cinquecentesca Madonna in trono con bambino in pietra dipinta. L’ambiente è di forma quadrata, il basamento della cupola è di forma ottagonale definito da pennacchi ai quattro angoli, la cupola termina con un lucernario.  
 
Nella navata di sinistra è ubicato uno dei più bei presepi dell’intera provincia di Ragusa. Si tratta di un presepe monumentale, con statue in terracotta a grandezza naturale, realizzato nel 1882 da Bongiovanni Vaccaro (altri attribuiscono al cappuccino Benedetto Papale), un maestro di Caltagirone. L’ambientazione del presepe riprende l’ambiente naturale della Cava dove è posta la Chiesa di Santa Maria di Betlem e i personaggi sono abbigliati secondo la moda di fine Ottocento. Il presepe può essere considerato un esempio di “verismo”, tenendo conto del fatto che l’anno di realizzazione coincide con la data di pubblicazione dei Malavoglia da parte di Giovanni Verga.
 
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