La chiesa: prospetto
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La chiesa ha un pregevole prospetto (XVI sec.) che si distingue per il portale ogivale fortemente strombato e che si conclude ai lati in due pilastrini pronunciati, privi delle cuspidi che sono conservate al Museo Civico. L’intero corpo del portale richiama analoghe manifestazioni artistiche dell’area iblea: Cappella della Candelora in Santa Maria delle Scale a Ragusa, il prospetto della Chiesa di Santa Maria della Croce a Scicli e, in misura minore, il Vecchio Portale di San Giorgio a Ragusa. La larga strombatura e la fertile decorazione con iconografie iperrealiste rappresentanti creature marine rientrano in una fase compresa tra gli ultimi due decenni del XV secolo e i primi due decenni del XVI secolo. Tale produzione è stata spesso messa in relazione a quella del Levante Iberico, tuttavia a una più attenta analisi rivela caratteristiche e suggestioni diversificate e complesse.
I capitelli delle colonnine del portale sono scolpiti con una decorazione a motivi fogliacei, stemmi nobiliari ed una delle iconografie francescane più diffuse: le braccia incrociate di Cristo Crocifisso e di San Francesco.Un cordone francescano incornicia la lunetta del portale all’interno della quale doveva trovarsi un bassorilievo raffigurante un Santo dell’Ordine francescano o una Madonna con bambino, il bassorilievo purtroppo non è più leggibile così come si sono quasi del tutto perse le tracce dei due scudi.Al di sopra del portale sono impaginate simmetricamente due eleganti finestre monofore con rievocazioni moresche ed il tutto è sormontato da un rombo comitale. Sotto la cornice marcapiano tra le due monofore sono presenti quattro stemmi, prive oramai delle decorazioni, alternati ad angeli inginocchiati scolpiti. Infine, al di sopra della trabeazione, è innestato il rosone. A sinistra rispetto al prospetto avanza la robusta torre campanaria.
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