Arresto del colonnello
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E gli ispicesi si vendicarono a modo loro. Fu indicata al Comando alleato, insediatosi al Comune di Ispica, la grotta dove il "comandante" si nascondeva. Così subito quattro MP americani andarono a prelevarlo e lo condussero prigioniero in sieme con gli altri.
Per la cronaca, la grotta in cui si ri fugiò d'Apollonio è ubicata nei pressi del Parco Forza, di proprietà del prof. “Nanè” Gennaro, noto professionista e sportivo ispicese, dove attualmente si trovano ancora i resti di un antichissimo frantoio.
Qui l'amministrazione comunale ha fatto porre di recente una lapide per ricordare il triste evento e l'arresto dell'alto ufficiale italiano.
Dopo la guerra si appurò che la morte del Lissandrello era stata registrata negli atti comunali come "disperso in guerra". Solo nel 1953, scrive Mariannina Favara, "fu aggiunta una nota in cui fu registrato che il Lissandrello morì fucilato il 10 luglio 1943 ".
I corpi dei due giovani fucilati, le vittime della famiglia Lisitano e due soldati morti in Abissinia, più tardi furono posti in una tomba del cimitero cittadino, in cui fino a pochi anni fa si leggeva : "Caduti per la Patria ".
Oggi non c'è nessuna lapide nel cimitero cittadino a ricordare questo tristissimo evento!
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