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I bombardamenti della città
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Nell’imminenza dello sbarco, alcuni giorni prima, aerei inglesi, alzatisi in volo dalla vicina Malta, due tre volte al giorno passavano sopra le case di Ispica deserta per sondare eventuali resistenze.
Molte volte mitragliavano edifici o case che sembravano nascondere qualche insidia. E quasi sempre venivano sganciate micidiali bombe nell'abitato.
Il dott. Nello Tringali, che visse quei drammatici avvenimenti, ricorda che il pomeriggio del 9 luglio 1943 "verso le sei un aereo britannico mitragliò il palazzo Gregni in Piazza Annunziata, scambiandolo forse per palazzo Cerruto in Piazza Regina Margherita, dove aveva sede il comando della divisione militare ispicese. Lo stesso aereo subito mitragliò la Casa del Fascio ubicata nel palazzo "Modica Quattrocchi”, situato nell'attuale Piazza Brancati.
Anche il Convento dei Frati Minori fu mitragliato, forse scambiato per un fortino o un centro di comando. E molti altri palazzi furono facile bersaglio di una flotta aerea incontrastata.
Il primo giorno dello sbarco incominciò un intenso cannoneggiamento contro l'abitato di Ispica. Secondo le testimonianze di molti ispicesi. furono sparati centinaia di colpi contro la nostra città.
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