La sua collocazione al termine di un'altra scalinata e la posizione obliqua rispetto alla piazza sottostante ne accentuano l'impotenza e gli effetti plastici, creati da una lieve convessità del partito centrale e dalla presenza delle colonne libere. Il Duomo sembra sfidare il cielo dall'alto della sua leggiadra scalinata. Le sue colonne sembrano canne di un organo, che oltre a movimentare la forma della facciata ne armonizzano musicalmente le varie parti. La cupola neoclassica è del 1820, mentre la cancellata in ferro battuto del 1880. Ibla è dominata dal Duomo.
Nel primo ordine del partito centrale si apre un gran portale con la cornice mistilinea, ricca di fregi e rilievi a motivi vegetali, mentre le porte lignee hanno una preziosa decorazione scultorea in sei riquadri con la raffigurazione di episodi del martirio di S. Giorgio.
Nell'incrocio del transetto con la navata centrale si eleva la cupola, di gusto neoclasico, a doppia calotta, poggiante su due file di colonne. Sulla navata centrale prospetta il grande organo (1887) a 3368 canne, capolavoro della ditta "Serassi".
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