La Costa a Noto - Eloro
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Nonostante la spiaggia sia vicino al Lido di Noto, è abbastanza isolata e le sue dimensioni consentono agli amanti del mare trascorre con tranquillità momenti unici.
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Eloro
L'antica città di Eloro fu fondata da coloni corinzi sbarcati dalla vicina grecia nel VII secolo a.C. a circa 35 chilometri a sud di Siracusa. Si presume che la via elorina servì proprio a collegare le colonie greche come Siracusa stessa, Kamarina e Gela.Nel 263 Eloro passò sotto il governo del Re Ierone e nei successivi 54 anni subì profonde trasformazioni a carattere urbano. Nel 213 si arrese senza nessuna lotta al console romano Marcello, e fu svaligiata da tutte le sue opere d’arte da Verre. La città continuò a esistere orgogliosamente nel suo splendore fino al periodo bizantino e finì per essere distrutta dagli arabi. La città rimase nell'oblìo fino al 1353, quando Blasco Aragona costruì da quelle parti la torre "Stampace". Gli scavi archeologici del 1899 hanno portato alla luce le mura urbiche e torri quadrate, risalenti al VI secolo ancora oggi visibili.Nella zona più meridionale della città si possono vedere i resti di un tempio del IV secolo, forse dedicato ad Asclepio ed un tempio più grande identificato come un santuario di Demetra. Fuori dalle mura particolare è il teatro rettilineo, probabilmente del IV secolo. Inoltre vicinissimo alla spiaggia ci sono i resti di un santuario dei Demetra e Kore.
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Colonna Pizzuta
A circa 1 km dalla cittadina di Eloro, posta di fronte al lato nord della collina, si trova una grande colonna calcarea, denominata "Pizzuta". La colonna si innalza su una piattaforma rocciosa, sormontata da quattro gradini, e presenta un diametro di circa 3.80 m. per un'altezza di 10.5 m. L'origine di questo monumentale reperto archeologico è piuttosto controversa. Nel periodo antecedente agli scavi avviati dall'archeologo Paolo Orsi (1899) si credeva che la Colonna fosse stata costruita durante la dominazione greca, con ipotesi contrastanti sul periodo di edificazione che alcuni facevano risalire al 493 a. C., in memoria della Battaglia di Eloro, mentre altri al 413 a.c., in ricordo della battaglia dell'Asinaro. Durante gli scavi condotti da Paolo Orsi, l'archeologo scoprì sotto la Colonna un ipogeo (risalente al III sec. a. C.), sormontato da una grossa porta in pietra e contenente scheletri e materiale funerario. Pertanto, la Colonna Pizzuta è da allora ritenuta una tomba familiare della seconda metà del III sec. a. C. La colonna fu soggetta a restauro durante la dominazione Borbonica, sotto Ferdinando di Borbone, come dimostrano le fasce di metallo utilizzate come rinforzo.
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