convento dei cappuccini
OSTENSORI IN ARGENTO
sec. XVII - XVIII
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La chiesa fu costruita nel 1585 con fondi stanziati dal Comune, accanto alla Chiesetta della Madonna di Odigitria. Fu una tra le chiese di Caltagirone a subire pochi danni dal terremoto del 1693.
La chiesa, completata nel 1585, fu realizzata secondo lo stile semplice e austero dei figli di San Francesco.
Il prospetto principale è del tipo "a capanna", inquadrato all'interno di due paraste litiche angolari, e riprende la divisione interna della chiesa. Al centro è il portale d'ingresso sormontato da una finestra con stipiti in pietra. Nella parte cuspidale del timpano si trova il piccolo campanile in pietra bianca intagliata completato da un arco.
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Dalla Sacrestia della chiesta dei Cappuccini si accede alla Pinacoteca che raccoglie importanti dipinti di vari secoli.
Fra le opere più importanti si segnalano: S. Francesco consolato dall'Angelo, attribuito a Pietro Novelli; S. Agata e S. Pietro della scuola del Caravaggio; La Madonna del Giglio; la Pietà di Salvatore Mangano; S. Spiridione di Salvatore Spina; La Porziuncola di autore ignoto. Nei locali che ospitano la Pinacoteca sono esposti anche sculture, paramenti, campane, libri di varie epoche e cimeli di varia natura relativi alla chiesa dei PP. Cappuccini o alla vita di P. Innocenzo.
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Nei locali che ospitano la Pinacoteca sono esposti anche sculture, paramenti, campane, libri di varie epoche e cimeli di varia natura relativi alla chiesa dei PP. Cappuccini o alla vita di P. Innocenzo.
Il Museo, collocato sopra la Chiesa nell'ex coro dei frati, ospita preziose argenterie sei-settecentesche, statuette in alabastro, legno e cera dal XII secolo in poi, raffinatissimi paramenti sacri in broccato, damasco con fini ricami in seta, argento e oro del XVI, XVII, XVIII secolo.
Quasi tutte le statuette in alabastro sono di fabbrica trapanese ed ornavano originariamente il Reliquario creato da P. Innocenzo.
Assai pregevoli sono anche le statuette lignee appartenenti alla secentesca custodia della chiesa ed il Bambino ligneo dello stesso periodo.
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Nella chiesa dei PP. Cappuccini si può ammirare la pala dell'altrare maggiore, raffigurante la Madonna d'Odigitria del pittore fiorentino Filippo Paladini, firmato e datato 1604.
Al centro dell'altare è visibile la Custodia del SS.mo Sacramento in noce con intarsi di ebano, cipresso, avorio e tartaruga, della seconda metà del sec. XVII, attribuita ai frati cappuccini trapanesi Agostino Diolivolsi e Vincenzo Coppola.
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Dietro l'altare maggiore è il sacrario di P. Innocenzo, meta continua di devoti e pellegrini provenienti da ogni parte dell'isola e della penisola.
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Particolare del capitello a sostegno altare sacrario.
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Copia della Sacra Sindone in seta dipinta, donata dal Principe Maurizio di Savoia a P. Innocenzo il 24 ottobre 1649.
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Paliotto seicentesco in cuoio sbalzato e dipinto (sacrestia)
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La importante e pregevole opera del Reliquiario, contenente oltre 500 reliquie, veniva inaugurata con grande solennità per la festa di tutti i Santi del 1651, fra l'ammirazione della cittadinanza in gran folla accorsa. Ma in maniera definitiva l'opera è stata completata nel 1652, come dichiara la data che si vede dipinta frontalmente, sotto il piano della mensa.
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