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Per chi ha voglia di arrivare alla casa natale di Salvatore Quasimodo a Modica, necessita effettuare uno sforzo fisico: salire per una ripida gradinata che si insinua tra case antiche, quasi cadenti, e un muro antico che chiude la vista della città antica, in fondo a un precipizio. Ma mano a mano che sali, verso la casa del poeta nella direzione del Castello, avverti il profumo della poesia e i ritmi dei versi che volano lungo i vicoli di Modica. Tutto è segnato dal tempo.
Quando il respiro diventa pesante, ciò che rigenera le forze è l’aria del luogo, che ti penetra riempiendoti di mille profumi. Salendo verso la casa natale del grande poeta un enorme orologio domina incontrastato sulla montagna, come per avvisarti dell’imminente incontro.
A testimonianza dei grandi incontri possibili in questo angolo di Modica, sulla stessa via c’è una sola altra casa, quella di Tommaso Campailla, uno dei più grandi filosofi siciliani del secolo XVII e XVIII.
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