IL BAROCCO:
Chiesa della Madonna dell'Idria
LA COSTA:
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Vicino a Palazzo Cosentini, salendo le scale della salita Commendatore si incontra la Chiesa dell'Idria, fondata dai conti di Modica della famiglia Chiaramonte. Inizialmente dedicata al santo vescovo Giuliano, con annesso ricovero per i poveri ed i viandanti andato distrutto con il terremoto del 1693, e successivamente vi fu introdotta la devozione alla Madonna.
La Chiesa Madonna dell'Idria, dal greco Odygitria che significa colei che indica il cammino, fu ricostruita dopo il terremoto su una precedente chiesa fondata nel 1629 dall'ordine dei Cavalieri di Malta, il cui stemma si puo' notare ancora sul portale della chiesa.
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Il prospetto, completato nel 1740, non si presenta sfarzoso considerato anche l'angusto sito in cui si trova, ma tanto è sobrio il barocco all'esterno quanto è piu' esuberante all'interno con decorazioni elaborate degli altari in pietra bianca.
Contrasta con gli elementi ornamentali della facciata il maestoso campanile (1757) che sovrasta la chiesa ed i tetti circostanti, con cupola a base ottagonale, con balaustra e pareti ornate da maioliche policrome gialle e verdi di Caltagirone.
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L'interno è a tre navate divise da dieci colonne di pietra bianca con capitelli corinzi. Ha cinque altari, il maggiore è sormontato da una tribuna ornatissima realizzata dai Cultraro nel 1743.
La statua della madonna che si trova all'interno della nicchia è coperta dal settecentesco quadro della madonna odigitria o dell'Itria, di particolare importanza perché sotto i piedi del Bambino Gesù si apre la veduta del porto della Valletta.
Sopra l’entrata si erge un organo in legno su cui spicca una grande croce dell’Ordine di Malta.
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