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I lavori per le decorazione della cattedrale sono stati affidati al trentaseienne pittore russo Oleg Supereco, che inizierà la decorazione dei quattro pennacchi del tamburo, elementi del raccordo della cupola, che riprodurranno i quattro evangelisti: Giovanni, Luca, Marco e Matteo. Oleg svilupperà la prima parte del lavoro, quella preparatoria, in un’altra chiesa della città.
Si passerà subito dopo al grande affresco della cupola che raffigurerà la discesa dello Spirito Santo: i dodici apostoli e Maria.
Per venti mesi, sono questi i tempi necessari per affrescare pennacchi e cupola, la cattedrale sarà una fabbrica di lavoro. “La mia sarà una tecnica tutta ad affresco”, ha spiegato Supereco. E proprio questa sarà la grande sfida. “L’ultimo affreschista, tra i più grandi d’Italia è stato il Tiepolo nel settecento. Per carità, anche dopo si sono realizzati affreschi, ma non nella portata del pittore veneziano. Oggi l’affresco è una tecnica quasi abbandonata per tutta una serie di motivi: primo perché è un procedimento difficile da realizzare, poi perché manca la committenza ed infine perché troppo costoso”.
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