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Elio Vittorini (1908-1966) è stato uno scrittore italiano. Poiché il padre era ferroviere, egli trascorse la maggior parte della sua infanzia in piccoli paesi della Sicilia, che faranno da sfondo ai romanzi della maturità: sfondo di miseria e di solitudine, in una natura arida e malsana.
In Vittorini agisce un forte radicalismo intellettuale, costantemente impiegato a verificare i valori della cultura e dell'arte con le istanze della società.
In lui agiscono due impulsi: da una parte quello razionale, che lo spinge a un continuo ammodernamento delle forme e dei contenuti. Dall'altra l'interesse per le costruzioni narrative mitico-simboliche, più evidente nella produzione degli anni immediatamente precedenti la guerra.
Il vitalismo dannunziano viene incanalato nel realismo e rivisto alla luce di una particolare, mitica, lettura dei 'classici' statunitensi. Lo svecchiamento apportato da Vittorini nel panorama culturale italiano fu importantissimo e decisivo, al di là dei risultati delle sue specifiche produzioni di fiction.
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