Attori siciliani
Un aspetto della cinematografia isolana riguarda gli attori nati in Sicilia e che hanno contribuito ad accrescerne la popolarità. Un primo esempio è l'attore comico d'origine catanese Angelo Musco (1872-1937). L'attore lavorò molto come canzonettiere e come "buffo" in numerose operette. Lavorò molto anche per il teatro a tal punto da ricevere, da Pirandello stesso, la possibilità di lavorare rappresentando "Liolà", "La Giara" ed "Il berretto a sonagli".
Tra i suoi film occorre ricordare opere del calibro di "L'eredità dello zio buonanima" di Amleto Palermi - realizzato nel 1934, "L'aria del continente" - film ispirato dal lavoro di Nino Martoglio, realizzato per la regia di Gennaro Righelli nel 1935, "Fiat Volutas Dei" - realizzato sempre nel 1935 per la regia di Amleto Palermi e "Pensaci Giacomino" - dal famoso lavoro letterario di Pirandello, il film fu realizzato nel 1936 per la regia di Gennaro Righelli.
Un altro grande attore siciliano è Giovanni Grasso (1873-1930), discendente da una famiglia di marionettisti e ricordato soprattutto per la sua recitazione estremamente dura e verista. Tra i film da lui interpretati occorre decisamente ricordare "Sperduti nel buio", un film muto del 1914 realizzato da Nino Martoglio e tratto dal dramma di Bracco.
Il film tratta di due derelitti, il cieco Nunzio (interpretato da Grasso) e Paolina (interpretata da Virginia Balistrieri), diseredata dal padre naturale, il duca di Valenza, e sfruttata dalla malavita."Nunzio" riesce a liberare la ragazza dalla sua schiavitù ed i due conducono insieme una vita misera mendicando.
Turi Ferro (1921) è un altro attore siciliano molto famoso. Il suo impegno lavorativo maggiore è rappresentato dal teatro, ma ha lavorato spessissimo anche per il cinema. Si possono citare, infatti, film come "Un uomo da bruciare" (realizzato dai fratelli Taviani e da Valentino Orsini nel 1965), "Malizia" (film del 1973 realizzato dal regista Salvatore Samperi), "Il lumacone" (film del 1975 realizzato da Paolo Cavara e con gli attori Agostina Belli e Ninetto Davoli), "Il Turno" (realizzato da Tonino Cervi nel 1981 e con gli attori Laura Antonelli, Vittorio Gassman e Paolo Villaggio) e "Novella Siciliana" (opera realizzata da Wolf Gaudlitz nel 1988 per la Salafilm & Duofilm Munchen e con gli attori Hilmar Thate e Massimo Bonetti).
Indimenticabile è la coppia di attori comici palermitani Franco Franchi (all'anagrafe Francesco Benenato) e Ciccio Ingrassia che realizzarono insieme più di cento film. Tra essi si può citare "L'Onorata Società" di Riccardo Pazzaglia girato nel 1962 insieme ad attori del calibro di Vittorio De Sica, Domenico Modugno e Rosanna Schiaffino.
Indimenticabili sono anche le trasposizioni di alcuni testi letterari in opere cinematografiche. Molto spesso sono gli stessi scrittori siciliani che si accostano in prima persona al cinema, come nel caso di Verga che nel 1909 cedette "Cavalleria Rusticana" alla Association Cinèmatographique des Auteurs Dramatiques di Parigi.
Verga collaborò spesso nella sceneggiatura di alcuni film, a partire da "Caccia alla volpe" e "Storie e leggende del castello di Trezza".Tra le trasposizioni cinematografiche delle sue opere si possono citare, ad esempio, quelle riguardanti "Storia di una capinera" realizzata nel 1917 per la regia di Giuseppe Sterni e quella del 1945 realizzata per la regia di Gennaro Righelli con gli attori Marina Berti, Claudio Gora e Tina Lattanzi.
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