Il labirinto
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Intorno al castello si trova un ampio e monumentale parco di 8 ettari. Contava oltre 1500 specie vegetali e varie "distrazioni" che dovevano allietare e divertire gli ospiti, come il tempietto circolare, la Coffee House (per dare ristoro), alcune "grotte" artificiali dotate di finte stalattiti (sotto il tempietto) o il particolare labirinto in pietra costruito nella tipica muratura a secco del ragusano.
E l’ultimo restauro effettuato ha ridato a questo manufatto la dignità che merita. All'interno sopravvivono piante volute dai proprietari (ad es. alcune varietà di rose); ma molte altre nate spontaneamente o introdotte casualmente si possono ammirare. Da segnalare limitrofa al labirinto una vasca che riproduce la forma della Sicilia come riflessa in uno specchio.
Rimane del tutto naturale che durante la visita, incantati da questo scenario meraviglioso si possa immaginare tra pietre arse dal sole difese da agavi e palme perdersi nel labirinto dame e cavalieri.
Il labirinto era stato costruito per lo svago degli ospiti e dei bambini, al cui ingresso era posto un burbero quanto impotente soldato borbonico con fucile, quasi ad ammonire che dal posto è difficile uscire. Infatti, il labirinto, è stato concepito senza uscita: un altro degli scherzi del barone.
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