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San Pietro occupa il primo pannello del catino absidale, alla destra del Pantocrator. Il Santo è inquadrato, come gli altri, da una cornice di colore rosso con fondo bicolore: giallo ocra e blu scuro.
Il volto del santo è del consueto e ben noto tipo iconografico: i tratti fisionomici sono dolci, gli occhi quasi malinconici. La barba ed i baffi bianchi e fluenti incorniciano il volto. Lo stesso la tipica capigliatura canuta con riccioli a conchiglietta.
San Pietro è raffigurato con la mano destra benedicente mentre con la sinistra regge le chiavi dipinte in nero. Il santo indossa una veste di colore chiaro, con panneggio scuro, ed è coperto, dalla spalla sinistra in giù, da un manto di colore rosso, con panneggio chiaro. A destra del volto compare la didascalia S (ANCTUS), a sinistra P(ET)RU(S).
L'iconografia di S. Pietro compare pure in altre chiese rupestri del siracusano: nella Grotta del Crocifisso, a Lentini, nella Grotta di S. Margherita, a Lentini, e nella Grotta di Croce Santa a Rosolini. Si tratta di affreschi databili, come il nostro, fra il XIII e il XIV secolo. L'iconografia è nota dai tempi di Eusebio di Cesarea.
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