turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
trennnnnnnnnnnnnnnnn 
 
 
Siracusa 
Noto 
 
...lungo il mare! 
 
 
interno carrozza tipo 1928
Siracusa 
E chissà che meraviglie dovettero vedere i romani, che la conquistarono nel 212 a. C.: le mura, i templi, l'agorà, i sontuosi palazzi… Meraviglie che si dedicarono scelleratamente a distruggere in un immane saccheggio, anche se il console Marcello ordinò di risparmiare almeno gli edifici sacri.  
Erano inveleniti, i figli della lupa: da due anni assediavano Siracusa e per opera di un certo Archimede e dei suoi specchi “ustori”, si erano visti incendiare le navi come per un sortilegio, colpite da una sorta di raggi laser ante litteram, in un'epoca nella quale non si metteva in conto l'uso dell'energia solare a scopi bellici.  
Noi, invece, arriviamo in treno, e subito visitiamo la sua isola ormai unita alla terraferma dall'ampio ponte Nuovo. Ortigia pullula di palazzi, cupole e campanili, in un armonioso tripudio di stili risalenti ai greci, ma con successivi apporti normanni, aragonesi, e infine il barocco, ovviamente. La fortezza quadrata fu fatta edificare nel 1239 da Federico II, e venne chiamata castello Maniace dal nome di un generale bizantino che si era incaricato di erigere una precedente postazione difensiva sulla punta estrema dell'isola Ortigia. Ma forse il luogo di maggiore incanto è la Fonte Aretusa, sorgente che sgorga in una grotta a pochi passi dal mare, un mito che ha affascinato attraverso tante epoche ispirando poeti e scrittori, da Virgilio a Ovidio, citata da Cicerone nelle Verrine, cantata anche dall'arabo Edrisi, e in tempi più recenti da Milton, Gide e D'Annunzio.Aretusa, ancella della dea della caccia Artemide, per sfuggire alle mire del focoso Alfeo, dio fluviale figlio di Oceano, fuggì dai boschi dell'Elide finendo a Siracusa, dove Artemide la tramutò in fonte. Ma Zeus fece altrettanto con Alfeo, che divenuto acqua di fiume, raggiunse la bramata ninfa scorrendo sottoterra. I poeti greci narravano che quando a Olimpia venivano sacrificati animali lungo il fiume Alfeo, le acque della sorgente a Ortigia si tingevano di rosso.Nel centro di Siracusa si possono visitare numerose catacombe, le principali sono quelle di San Giovanni, di Vigna Cassia e di Santa Lucia. 
Ora il viaggio inizia sul serio. Che gioia! Poco dopo la partenza da Siracusa con il treno si entra nella galleria della linea proveniente da Catania, che consente di evitare ai treni il lungo giro della penisola di Santa Panagia nonchè di liberare la città da alcuni passaggi a livello che fino a poco tempo fa bloccavano assai spesso il traffico. Si percorre quindi la piana del fiume Anapo, varcandolo poco prima del Ciane, attraversando quindi una vasta pianura coltivata, delimitata a destra dal ciglione dei monti Iblei. Si abbandona la costa ed il terreno si fa ondulato, iniziando una lenta salita. 
stazione di Siracusa
tratta Siracusa-Ragusa
 
 
penisola di Ortigia 
 
 
 
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