Provincia di Messina
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La Provincia Regionale di Messina (pruvincia di Missina in lingua siciliana) è una provincia della Sicilia con oltre 650 mila abitanti. Situata all’estremità nordorientale dell’isola ed affacciata a nord sul Mar Tirreno, ad est sullo Stretto di Messina, che la separa dalla Calabria di 3 Km nella zona in cui le sponde sono più vicine e sul Mar Ionio, confina ad est con la provincia di Reggio Calabria, ad ovest con la provincia di Palermo, a sud con la provincia di Enna e la provincia di Catania.
Tra le prime colonie elleniche della Sicilia, Messina, l'antica Zancle, ovvero "falce" per la singolare forma del suo porto, fu fondata dai coloni provenienti da Cuma e da Calcide, intorno al 756 a.C. La sua vicenda storica sarà, da allora, sempre connessa all'importanza economico-strategica del sito: conquistata e riconquistata da Sicelioti e Cartaginesi, sarà poi la prima colonia romana in Sicilia e raggiungerà una posizione di grande rilievo, tanto da essere definita da Cicerone "civitas maxima et locupletissima".
Protometropoli con i Bizantini, ricca ed opulenta con i Normanni, importante porto militare angioino: tale periodo di splendore durerà parecchi secoli, durante i quali all'importanza politica ed al grande sviluppo urbanistico-monumentale farà da contraltare lo splendore della cultura, così che vi fioriranno letterati ed umanisti, pensatori ed artisti, su cui spicca il nome di Antonello.
Poi gli Spagnoli, la pestilenza del 1743, il terribile terremoto del 1783 e del 1908 (che distrusse il 90% dell'abitato) ed i bombardamenti alleati del 1943, ne ridimensionarono il ruolo. Ma è sbagliato pensare a Messina solamente come ad una città completamente nuova e lontana dai circuiti culturali. Ricostruita la città, i messinesi hanno saputo recuperare anche una cospicua parte del patrimonio storico, monumentale ed artistico, restituendole il ruolo che compete alla città di Antonello.
Devastata nel sisma del 1783 e rasa al suolo in quello del 1908, Messina racchiude due città in una. Dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all'Ottocento, nove secoli di storia dell'arte mostrano ancora, i loro sontuosi resti. Monumenti che mantengono la struttura originaria o ricostruiti in quelle forme, brani architettonici ed elementi decorativi riadattati in edifici successivi ci portano alla Messina nobile, ricca e potente dei secoli passati.
Ricostruita tra il 1912 e gli anni Trenta secondo un piano urbanistico omogeneo, la nuova Messina propone un'immagine sobria ed elegante, caratterizzata ad un tempo dall'esuberanza di originali decorazioni. Incontriamo, così, palazzetti signorili di linea eclettica, forme goticheggianti e neorinascimentali, neobarocche e neoclassiche, liberamente contaminate da motivi liberty e moreschi, edifici classicheggianti, in puro stile razionalista: un itinerario generalmente ignorato, ma di affascinante varietà e di grande interesse.
Il decoro urbano di Messina venne arricchito di numerosi e fastosi complessi scultorei che servivano anche per rifornire d'acqua la popolazione. Sorti a partire dal XVI secolo, di raffinata simbologia e squisita fattura, furono spesso opera di prestigiosi artisti. Perduti, danneggiati, rimontati, quelli che rimangono testimoniano uno dei maggiori vanti della città.
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