|
L’area in cui si trova il sito di Bellamagna è caratterizzata da una collina calcarea a ridosso di una piana alluvionale. Durante il periodo del bronzo antico (facies castellucciana XIX — XIV sec. a.C.), sia il pianoro soprastante che parte della ampie balze dovevano ospitare un villaggio di capanne la cui presenza è testimoniata dalla ceramica sparsa sul terreno e da una necropoli costituita da tombe a grotticella artificiale.
La contrada Bellamagna si trova sulla direttrice Modica - Pozzallo, in un'area dalla quale si dominano quasi tutto il territorio di Pozzallo, che degrada fino al mare ed un ampio tratto di costa che va da Porto Ulisse a Donnalucata.
L’interesse per il sito nasce per la presenza di una vasta necropoli a grotticelle artificiali, in parte riutilizzata da una necropoli tardoantica con piccoli ipogei e fosse sub-divo. La distribuzione delle tombe riferibili alla cultura castellucciana nel territorio avviene sopra e sotto la strada carreggiabile Bellamagna — Zimmardo, che ha tagliato la necropoli.
Dall’analisi del territorio vengono censite ottantasette tombe, di cui settantanove disposte nelle balze lungo questa strada e con orientamento prevalente a Sud e Sud-Est, mentre le altre si trovano distribuite disordinatamente lungo il braccio di strada che volge in direzione di Benarifi e verso la cava Giarrusso.
La tipologia tombale canonica si riscontra in circa trentaquattro tombe. Un gruppo di tombe affiancate presenta una comune caratteristica che è costituita da una canaletta che gira attorno all’imbocco ed in qualche caso è presente anche una canaletta scavata nella soglia: sembra che in questa parte della balza rocciosa sia stato particolarmente avvertito il problema del deflusso delle acque.
Interessanti risultano anche alcuni tentativi di escavazione non portati a termine con ampi padiglioni, anticelle e quindi minuscole celle inutilizzabili. In totale le tombe lasciate allo stato incoativo sono una dozzina. Il resto delle tombe è a pianta circolare o subcircolare, del tipo a forno.
| 
