Chi vuol vivere un'escursione meno "turistica" e più emozionante, allora calzi gli scarponcini da trekking, prenda zaino e pranzo al sacco, giacca a vento, guanti e cappello (a 3.000 metri si gela anche in agosto!) e contatti le guide per organizzare un'escursione ad hoc. Per esempio Filippo o Franco Emmi, guide alpine di Linguaglossa (tel. 0957793311, 095647877, cell. 3281152046, www.etnatrekking.com; la guida costa 250 euro per una giornata, la funivia 25 euro).
Si parte la mattina presto e la meta è la cima, il cratere centrale dell'Etna. Salendo dal versante meridionale, dai "tremila" della Torre del Filosofo si cammina per un'ora e mezzo per affacciarsi sul bordo del cratere, sospesi su una profonda voragine dalle pareti strapiombanti, tra fumo e odore di zolfo.
Quindi si ridiscende attraverso la Valle del Bove, l'edificio craterico di un antico vulcano esploso 64.000 anni fa lasciando una caldera profonda 1.000 metri e larga 5.000.
Il cratere centrale si raggiunge anche dal versante settentrionale, coperto da boschi di faggi, betulle e pini, dove vivono volpi, conigli, lepri, istrici; o ancora si può salire da nord e scendere da sud.
Per una giornata meno impegnativa, si può optare per un'escursione a bassa quota, visitando alcune grotte di scorrimento scavate da eruzioni laviche sotterranee e pranzando poi all'agriturismo Case Perrotta (Via Andronico 2, tel.095968928, www.caseperrotta.com; 25 euro),e poi a Sant'Alfio sul versante est, non lontano dal Castagno dei Cento Cavalli, si può ammirare l'albero più grande d'Italia, il cui tronco ha una circonferenza di 22 metri.
La leggenda vuole che in una notte di tempesta sotto le sue fronde avessero trovato riparo una regina (forse Giovanna I d'Aragona) e i suoi 100 cavalieri.
Secondo i botanici, l'albero dovrebbe avere dai 2.000 ai 4.000anni di età.
Giro dell'Etna con la ferrovia circumetnea: il percorso descrive tutto il perimetro del Parco dell'Etna, da Catania Stazione Borgo a Riposto. Partenze Via Caronda, 352/a. Telefono 095 54 12 50
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