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Il sentiero dei volti di pietra si snoda attraverso il verde ed i costoni rocciosi di Santa Maria del Gesù (Ispica - Rg) e mostra una ricchezza archeologica di inestimabile interesse.
Un percorso che ci ricorda l’arte "paleocristiana" quando, superato il periodo dei primi secoli del Cristianesimo con il rifiuto dell'uso delle immagini per raffigurare Dio, si iniziano ad utilizzare simboli in seguito all'incontro con la cultura ellenistico-romana. Un’arte comunque che si inserisce nell'orbita di Roma imperiale, ed ha il suo momento di massimo splendore fra i primi decenni del IV secolo e gli inizi del VI secolo, fino al 604, anno della morte di Gregorio Magno, tanto che l'ideale cristiano assunse, ai suoi inizi, le forme offerte dall'arte della tarda antichità.
Percorrendo il sentiero, passo dopo passo, croci…volti misteriosi, talvolta mistici, altre volte tormentati riempiono la nuda pietra parzialmente ombrata di funghi e muffe. Personaggi particolari che sembrano tutti aver giurato un eterno silenzio.
Tutto intorno sembra respirare un vasto mondo di emozioni fortissime…violente.
E forte nasce la voglia, camminando, di scoprire la loro fonte, la loro origine, il loro scopo…capire quale regia abbia creato il quel luogo questo scenario inquietante. Anche se è evidente che la mano creativa può essere ricercata tra il periodo paleocristiano e quello degli eremiti che si ritiravano in luoghi solitari per dedicarsi interamente alla contemplazione.
Questo…che lentamente appare ai nostri occhi è un sentiero ispicese; un percorso che a due passi dal parco del “Vignale di San Giovanni” genera dimensioni miste di realtà e di misticismo, in grado di coinvolgere pienamente tutto il nostro spirito.
Vediamo il volto del Cristo, ora con le mani in atto di benedire, ora in atteggiamenti dolorosi e sofferenti. Ci affascina l’immagine di una Madonna col cuore trafitto, oltre ad una moltitudine di croci di tutte le dimensioni e anche a forma di Tau, simbolo dell’Ordine dei Frati Minori.
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