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La Targa Florio e le donne pilota 
In considerazione della particolare durezza della gara, che comportava una grande fatica fisica, poche sono state le donne che hanno partecipato alla Targa Florio. 
Dopo la prima apparizione di Madame le Blon, nel 1906, occorrerà aspettare gli anni'20 per vedere all'opera Antonietta D'Avanzo, Elisabetta Juneck e Margò Densieidel. 
Nel dopoguerra, si potrà assistere alle evoluzioni di Ada Pace, Isabella Taruffi, Anna Maria Peduzzi e Maria Teresa De Filippis. 
In tempi più moderni, negli annni'70, hanno partecipato Marie Claude Beaumont, Pat Moss, Giusi Gagliano, Cristine Bekers, Anna Cambiaghi, Serena Pittoni, Rosa Adele Facetti, Lella Lombardi, Carla Bresciani, Simone Alain e Rosalba Soldano. 
L'unica ad ottenere risultati considerevoli è stata la torinese Ada Pace, che ha partecipato dal 1958 al 1963 con Alfa Romeo, Osca, Ferrari e Abarth-Simca. 
Nel 1960, dopo una gara magnifica con la Osca-Maserati, la Pace riesce a cogliere la vittoria nella propria categoria (1100 Sport) ed arrivare 11^ assoluta, inserendosi di prepotenza negli "squadroni" ufficiali Ferrari e Porsche. 
1922-baronessa D’Avanzo
E' pur vero che la storia dell'automobilismo sportivo annovera molte corse leggendarie: le Mans, Mille Miglia, Indianapolis, Daytona, Montecarlo... ma nessuna esalta le proprie  peculiarità come la Targa Florio. La corsa italiana più famosa nel mondo e che ha avuto un inizio straordinario: infatti le auto dovevano correre su strade di campagna, vere e proprie mulattiere, e gli abitanti dei paesi attraversati dovevano trattenere in casa gli animali domestici e da cortile. 
La gara è stata voluta, creata, finanziata ed organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricchissima famiglia affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio secolo e per aver istituito, nel 1905, la Coppa Florio (corsa automobilistica a Brescia). E' a Parigi che venne ideata la corsa, Vincenzo Florio detto '' u Cavaleruzzu'' tracciò il percorso su un foglio di carta, discutendo con il suo amico Henri Desgrange direttore della famosa rivista francese ''l'Auto'' scrisse...Cerda Caltavuturo Petralia Geraci Castelbuono Isnello Collesano Campofelice... questo percorso era molto audace non lontano da Palermo e libero da passaggi a livello; la sua lunghezza era di 146Km e 900m. 
La Targa Florio si è disputata 61 volte, praticamente senza soluzione di continuità (se si eccettuano gli anni delle due guerre mondiali), dal 1906 al 1977. Una volta soltanto la gara è stata trasformata da prova velocistica in prova di "regolarità", precisamente nel 1957, quando il recente incidente che segnò la morte della Mille Miglia mise gli organizzatori della Targa di fronte alla scelta di sopprimere la gara oppure trasformarla in una passeggiata o poco più. Gli organizzatori - Vincenzo Florio in testa - optarono per dare comunque continuità alla corsa. 
Le strade siciliane son sempre state teatro della corsa ed in particolare quelle strette e tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie. La corsa ha contribuito a fare conoscere l'incantevole ambiente delle Madonie nel mondo e ha dato un contributo notevole al movimento turistico internazionale verso quello che oggi è diventato il Parco delle Madonie. Un Parco che è uno scrigno di tesori paesaggistici, botanici, faunistici, architettonici, umani e produttivi.  Solo in poche occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si è svolta lungo il periplo dell'isola mentre nel quadriennio 1937-1940 è emigrata al Parco della Favorita a Palermo, mai dunque abbandonando la terra della Trinacria. 
La Targa Florio entrò subito nella leggenda per le enormi difficoltà insite nella durezza del tracciato al punto che, specialmente nei primi anni, anche il solo riuscire a completare la corsa significava compiere un'impresa titanica. 
Naturalmente anche le case costruttrici che sono scese in campo con successo nel corso degli anni hanno sempre messo in risalto le prestazioni ottenute dalle autovetture di propria costruzione, pubblicizzandole senza risparmio. 
Purtroppo anche la Targa Florio ha dovuto fare i conti con incidenti, morti e feriti tra il pubblico e tra i piloti: si ricorda in particolare la morte del conte Giulio Masetti, avvenuta a seguito di un'uscita di strada della sua Delage nel corso del 1° giro dell'edizione del 25 aprile 1926; per chi crede nella cabala dei numeri, la Targa Florio era giunta all'edizione numero 17 e la vettura del Masetti era contrassegnata dal numero 13. Poco dopo questo grave incidente, il numero 13 non sarà più assegnato alle vetture in corsa, né in Italia né all'estero. 
Nel 1955 e negli anni che vanno dal 1958 al 1973 la Targa Florio é stata tra le gare titolate ai fini dei Campionati Internazionali o Mondiali riservati alle vetture Sport o Gran Turismo, assumendo quindi una davvero rilevante importanza, testimoniata dalla discesa in campo di nomi altisonanti, sia di piloti che di case costruttrici. Dopo l'edizione 1973, contrassegnata da una numerosa serie di incidenti abbastanza gravi che dimostrava come l'ormai anacronistico circuito delle Madonie poco si confacesse ad ospitare competizioni per vetture molto potenti, la Targa Florio veniva esclusa dal circuito delle grandi prove internazionali. La gara ebbe ancora tre edizioni non troppo entusiasmanti poi, nel 1977, analogamente a quanto accaduto per la Mille Miglia vent'anni prima, anche nel caso della prova siciliana la fine venne determinata da un grave incidente coinvolgente gli spettatori: domenica 15 maggio 1977, giorno in cui si correva la 61/esima edizione, la Osella-Bmw pilotata in quel momento da Gabriella Ciuti, uscì di strada in un tratto di misto-veloce che seguiva il rettilineo di Buonfornello, travolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti gravissimi (tra cui lo stesso pilota): la gara venne sospesa e la classifica stilata in base ai passaggi al termine del 4° giro (degli 8 previsti in origine) A quel punto, la vera Targa Florio esaurì il suo ciclo: a partire dal 1978 la gara veniva trasformata in Rally e denominata "Rally Targa Florio". 
Oggi la Targa viene ricordata al Museo Vincenzo Florio di Cerda, ubicato negli ex locali del Motel Aurim albergo che ha ospitato i piloti e nei cui garage venivano preparate le famose Alfa Romeo 33 TT 3, il museo è aperto tutti i giorni e con ingresso libero. Sono visibili e consultabili giornali, libri, classifiche, e in esposizione molti cimeli, quadri plastici e tanto materiale che fa ripercorrere la mitica targa Florio. Albo d'oro della Targa Florio.
 
Cirquiti e records della Targa Florio 
 
Grande circuito Madonie 
Il "grande circuito delle Madonie" (km 148,823) partiva da Bonfornello (Cerda) toccava Cerda paese, Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice, per tornare a Bonfornello (Cerda); questo circuito è stato utilizzato per le prime sei edizioni della corsa, dal 1906 al 1911 compresi e una settima volta nel 1931 allorché, causa l'alluvione che colpì la zona nell'inverno 1930/31, il consueto tracciato era impercorribile: da segnalare che il chilometraggio risultò, in quell'occasione, di 146,000 km (in luogo dei 148,823 misurati originariamente) 
I records su questo circuito di 148,823 km sono :  
o      sulla distanza :1908/Vincenzo Trucco/Isotta-Fraschini 50 HP (7964 cm³)/446,469 km in 7h49'26"3/5 alla media di 57,063 kmh  
o      sul giro : 1908/Felice Nazzaro/Fiat Mod. NB.4/130.8/50 HP (7433 cm³)/148,823 km in 2h33'03" alla media di 58,342 kmh  
I records sul circuito di 146,000 km sono :  
o      sulla distanza : 1931/Tazio Nuvolari/Alfa Romeo 8c 2300 (2336 cm³)/584,000 km in 9h00'27" alla media di 64,834 kmh  
o      sul giro : 1931/Achille Varzi/Bugatti 51 (2261 cm³)/146,000 km in 2h03'54"4/5 alla media di 70,694 kmh
Medio circuito delle Madonie 
Il "medio circuito delle Madonie" (108,000 km) partiva da Cerda, toccava Caltavuturo, Polizzi, Collesano e Campofelice, per tornare a Cerda; questo circuito è stato utilizzato 12 volte, negli anni compresi tra il 1919 ed il 1930. 
I records su questo circuito di 108,000 km sono :  
o      sulla distanza : 1930/Achille Varzi/Alfa Romeo P2-1930 (1987 cm³)/ 540,000 km in 6h55'17" alla media di 78,019 kmh  
o      sul giro : 1930/Achille Varzi/Alfa Romeo P2-1930 (1987 cm³)/108,000 km in 1h21'21"3/5 alla media di 79,646 kmh  
targa florio
Piccolo circuito delle Madonie 
Il "piccolo circuito delle Madonie" (72,000 km) partiva dalle tribune di Cerda, toccava Cerda, Portella di Cascio, Portella di Sette Frati, Ponte Salito, bivio Caltavuturo, Scillato, bivio Polizzi Generosa, Portella di Mare, Collesano, Campofelice di Roccella, Bonfornello, per tornare alle tribune di Cerda; questo circuito è stato utilizzato ben 32 volte, negli anni dal 1932 al 1936 e dal 1951 al 1977. 
I records su questo circuito di 72,000 km sono :  
o      sulla distanza : 1972/Arturo Merzario & Sandro Munari/Ferrari 312P spyder (2991 cm³)/792,000 km in 6h27’48” alla media di 122,537 kmh  
o      sul giro in prova : 1973/Arturo Merzario/Ferrari 312P spyder (2991 cm³)/72,000 km in 33'38"5/10 alla media di 128,412 kmh  
o      sul giro in gara : 1970/Leo Kinnunen/Porche 908/3 Sport Prototipo spyder (2997 cm³)/72,000 km in 33’36” alla media di 128,571 kmh; a proposito di questa performance si rimanda alla nota posta a margine nell'albo d'oro-edizione 1970. A puro titolo di curiosità, si segnala che il secondo miglior tempo sul giro in gara é quello stabilito nel 1972 da Helmut Marko con la sua Alfa Romeo 33TT3 spyder (2993 cm³), in 33'41" alla media di 128,253 kmh  
1922 Enzo Ferrari-Alfa
Circuito del Parco della Favorita 
Il "circuito del Parco della Favorita" si dipanava nei viali del celebre parco palermitano ed é stato utilizzato negli anni 1937 (circuito di 5,260 km), 1938 (5,720 km), 1939 e 1940 (5,700 km); da segnalare un fatto assai curioso: nel 1938, anche sull'onda dell'emozione provocata da un gravissimo incidente accaduto alla Mille Miglia, gli organizzatori imposero il divieto di sorpasso lungo un buon tratto del circuito, perché troppo stretto 
I records sul circuito di 5,260 km sono :  
o    sulla distanza : 1937/Francesco Severi/Maserati 6 CM (1493 cm³)/315,600 km in 2h55'49" alla media di 107,703 kmh  
o      sul giro : 1937/Giovanni Rocco/Maserati 6 CM (1493 cm³)/5,260 km in 2'35"3/5 alla media di 121,696 kmh  
I records sul circuito di 5,720 km sono :  
o      sulla distanza : 1938/Giovanni Rocco/Maserati 6 CM (1493 cm³/171,600 km in 1h30'04"3/5 alla media di 114,302 kmh  
o      sul giro : 1938/Aldo Marazza/Maserati 6 CM (1493 cm³)/5,720 km in 2'52" alla media di 119,720 kmh  
I records sul circuito di 5,700 km sono :  
o    sulla distanza :1940/Luigi Villoresi/Maserati 4 CL (1491 cm³)/228,000 km in 1h36'08"3/5 alla media di 142,287 kmh  
o      sul giro : 1940/Luigi Villoresi/Maserati 4 CL (1491 cm³)/5,700 km in 2'19"2/5 alla media di 147,202 kmh
Giro di Sicilia 
Le strade dell'intera isola sono state teatro della Targa Florio - abbinata (o coincidente) appunto al Giro di Sicilia - negli anni dal 1912 al 1914 e dal 1948 al 1950, per un totale di 6 edizioni, tutte con itinerari superiore al migliaio di chilometri (esattamente 1.050 negli anni dal 1912 al 1914 e 1.080 negli anni dal 1948 al 1950).Più in dettaglio, nel triennio 1912-1914 il percorso si snodava da Palermo e, procedendo in senso orario, toccava Cefalù, Messina, Catania, Siracusa, Noto, Vittoria, Girgenti(l'odierna Agrigento), Castelvetrano, Mazara, Marsala, Trapani e tornava a Palermo, mentre nel triennio 1948-1950 l'itinerario (in senso antiorario) era : Palermo, Trapani, Marsala, Castelvetrano, Sciacca, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Gela, Ragusa, Noto, Siracusa, Catania, Messina, Cefalù e finalmente traguardo d'arrivo a Palermo. Da precisare ancora che, in due occasioni, il Giro di Sicilia venne frazionato in due tappe: questo accade nel 1913 (prima tappa: Palermo-Girgenti; seconda tappa: Girgenti-Palermo) e nel 1914 (Palermo-Siracusa e Siracusa-Palermo) 
I records sul percorso del Giro di Sicilia sono :  
o     percorso del triennio 1912/1914 di 1050 KM: 1914/Ernesto Ceirano/SCAT 22/32 HP (4398 cm³)/1050,000 km in 16h51'31"3/5 alla media di 62,282 kmh  
o     percorso del triennio 1948/1950 di 1080 KM: 1948/Clemente Biondetti & Igor Troubetzkoy/Ferrari 166 S spyder Allemano (1995 cm³)/1080,000 km in 12h10'00" alla media di 88,767 kmh; da notare che, negli anni successivi, il Giro di Sicilia - non più abbinato alla Targa Florio - continuerà ad essere disputato e la media oraria verrà migliorata. Medagliere piloti.
 
  • Le vittorie consecutive 
  • Ben 7 piloti hanno ottenuto la vittoria per due anni di seguito; i primi 6 hanno ottenutio le due vittorie pilotando le vetture per l'intera gara, mentre il settimo (Biondetti) ha gareggiato condividendo la guida con il coequiper. 
    ·      Costantini Bartolomeo (1925-1926)  
    ·      Divo Albert (1928-1929)  
    ·      Gendebien Olivier (1961-1962)  
    ·      Masetti Giulio (1921-1922)  
    ·      Nuvolari Tazio (1931-1932)  
    ·      Villoresi Luigi (1939-1940)  
    ·      Biondetti Clemente (1948-1949)  
  • Vittoria e giro più veloce 
  • 24 volte il pilota che si è aggiudicato la vittoria alla Targa Florio ha anche fatto segnare il giro più veloce in gara: i piloti che hanno conseguito questa performance sono 21 poiché 3 di essi (Costantini, Vaccarella e Villoresi) hanno compiuto l'impresa due volte. Ecco comunque l'elenco alfabetico. 
    ·      Boillot André (1919)  
    ·      Bonnier Joakim (1960)  
    ·      Brivio Antonio (1935)  
    ·      Cagno Alessandro (1906)  
    ·      Cariolato Franco Tullio (1910)  
    ·      Ciuppa Francesco (1909)  
    ·      Costantini Bartolomeo (2 volte)(1925, 1926)  
    ·      Davis Colin (1964)  
    ·      Elford Vic (1968)  
    ·      Gendebien Olivier (1960)  
    ·      Magistri Costantino (1936)  
    ·      Mairesse Willy (1962)  
    ·      Masetti Giulio (1922)  
    ·      Materassi Emilio (1927)  
    ·      Moss Stirling (1955)  
    ·      Nuvolari Tazio (1932)  
    ·      Renna Eugenio (1976)  
    ·      Vaccarella Nino (2 volte)(1965, 1975)  
    ·      Varzi Achille (1930)  
    ·      Villoresi Luigi (2 volte)(1939, 1940)  
    ·      Werner Christian (1924)
  • En plein Marche "triplette" 
  • Parecchie sono le marche che, nel corso degli anni, hanno ottenuto "triplette" (1°, 2° e 3° posto, tutti di vetture della medesima marca). È accaduto dodici volte. In 10 occasioni su 12, la marca che ha ottenuto la tripletta ha anche fatto suo il giro più veloce. Ecco le marche protagoniste: 
    ·      1. Maserati (1937,1938,1939,1940), 4 triplette (tutte con giro più veloce)  
    ·      2. Porsche (1959,1967,1969), 3 triplette (2 con giro più veloce)  
    ·      3. Alfa Romeo (1933,1934), 2 triplette (entrambe con giro più veloce)  
    ·      4. Lancia (1936,1952), 2 triplette (1 con giro più veloce)  
    ·      5. Bugatti (1926), 1 tripletta (con giro più veloce)  
    Senza nulla voler togliere all'exploit della Maserati, occorre però rimarcare che nei due anni 1939 e 1940 erano in corsa soltanto vetture Maserati.  
  • En plein marche "doppiette" 
  • Tredici volte, la marca vincitrice ha centrato l'obiettivo di avere due vetture ai primi due posti della classifica; 11 volte, la doppietta era arricchita dal giro più veloce. Ecco le marche protagoniste: 
    ·      1. Alfa Romeo (1923,1931,1932,1935,1971), 5 doppiette (3 con giro più veloce)  
    ·      2. Bugatti (1927,1929), 2 doppiette (entrambe con giro più veloce)  
    ·      3. Porsche (1964,1970), 2 doppiette (entrambe con giro più veloce)  
    ·      4. Ferrari (1962), 1 doppietta (con giro più veloce)  
    ·      4. Fiat (1907), 1 doppietta (con giro più veloce)  
    ·      4. Itala (1906), 1 doppietta (con giro più veloce)  
    ·      4. Mercedes (1955), 1 doppietta (con giro più veloce)  
  • Marche : vittorie "consecutive" 
  • In parecchi periodi si sono registrate vittorie a ripetizione, anno dopo anno, di vetture di una stessa marca. Ecco le marche protagoniste di tali exploits, con almeno 3 anni consecutivi di vittorie. 
    ·      Alfa Romeo con 6 vittorie consecutive (dal 1930 al 1935)  
    ·      Bugatti con 5 vittorie consecutive (dal 1925 al 1929)  
    ·      Porsche con 5 vittorie consecutive (dal 1966 al 1970)  
    ·      Maserati con 4 vittorie consecutive (dal 1937 al 1940)  
    ·      Lancia con 3 vittorie consecutive (dal 1952 al 1954)  
    Nel caso della Porsche, occorre rilevare che, oltre alle 5 vittorie consecutive di cui sopra, in altri due periodi (1959-1960 e 1963-1964) ha ottenuto la vittoria per due anni consecutivi. Due vittorie consecutive figurano anche all'attivo della Ferrari (due periodi, 1948-1949 e 1961-1962) e della Scat (1911-1912)
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