La splendida villa romana, famosa in tutto il mondo come Villa Romana del Casale (dal nome della contrada nella quale e’ ubicata), si trova alle falde del Monte Mangone, a circa 5 km da Piazza Armerina (En) ed è stata probabilmente costruita tra la fine del III sec. e l'inizio del IV sec. d.C. da un personaggio sicuramente importante, forse un membro della famiglia imperiale (M. Valerio Massimiano). La villa è una straordinaria testimonianza della vita dei tempi grazie alle sue splendide decorazioni musive conosciute in tutto il mondo. Villa di campagna, circondata da latifondi, venne abitata solo saltuariamente e fino al XII sec.
|
L'immensa villa (3500 mq ) si disponeva su più livelli. L'entrata principale immetteva nel cortile poligonale da cui si aveva accesso al grande peristilium attorno al quale erano disposte le stanze per gli ospiti (a nord) e dei padroni di casa (a est). Contigui alle due stanze riservate agli ospiti, v'erano gli ambienti di servizio loro dedicati, completi di cucina. La zona consacrata ai padroni di casa era suddivisa in due ali da una grande basilica che serviva per le riunioni ed i ricevimenti ufficiali. All'esterno, nella parte retrostante, una piccola latrina ottagonale era riservata ai membri della famiglia. La zona conviviale era situata a sud ed era composta da un grande atrio ellittico su cui si affacciavano il grande triclinium trilobato, sei piccole stanze e gli ambienti di servizio.
|
|
|
La parte occidentale del complesso era occupata dalle terme. Il rifornimento idrico era assicurato da due acquedotti collegati ad un terzo alimentato dal fiume Gela che scorre a pochi metri di distanza.
I mosaici, che sono in assoluto i più estesi e affascinanti d'epoca romana, furono realizzati molto probabilmente da maestranze nord africane come dimostra l'autenticità e la precisione con cui sono rappresentati i luoghi e le situazioni. Attraverso questi mosaici si può ripercorrere la storia del più grande fra gli imperi con le scene di vita quotidiana, le raffigurazioni di eroi e divinità, scene di caccia e di giochi.
|
Per far apprezzare meglio le varie rappresentazioni, le stesse sono state poste in modo che il lato frontale sia rivolto verso l'ingresso di ogni stanza: il visitatore, entrando, poteva quindi ammirare il lato frontale della raffigurazione.
|
|
Alcune stanze presentano una decorazione musiva geometrica dai motivi più vari: cerchi, stelle, croci a torciglioni, esagoni, intrecci. Le altre, che presentano scene figurative vengono di seguito elencate.
|
|
Le terme - Appena entrati nel complesso si costeggia, sulla sinistra, un tratto dell'acquedotto che serviva la villa. Immediatamente dopo, si oltrepassa una serie di ambienti che costituivano il complesso termale.
Sala delle Unzioni - E' un piccolo ambiente quadrato la cui decorazione musiva ricorda la funzione a cui era destinato. Si distinguono degli schiavi pronti ad ungere e massaggiare il corpo dei bagnanti.
Frigidarium - A pianta ottagonale, il locale destinato ai bagni in acqua fredda presenta una bella decorazione musiva centrale d'ambientazione marina.
Peristilium - Vi si accede passando per un vestibolo. Il mosaico rappresenta delle figure con in mano un candelabro, un ramo di alloro e, la figura sotto, un dittico (libretto formato da due tavolette) da leggere per dare il benvenuto al padrone di casa e agli ospiti.
|
Mosaico del peristilium - Lungo tutti e quattro i lati del quadriportico corre una bella decorazione musiva a medaglioni tondi entro cornici quadrate, ornate agli angoli da uccelli e foglie.
Piccola latrina - Il mosaico del pavimento è decorato da figure di animali tra i quali si distinguono un asino selvatico, un gattopardo, una lepre e una pernice.
Sala del Circo - Di forma allungata ed arrotondata alle due estremità, era, con tutta probabilità, la palestra delle terme.
Sala della Danza - Il mosaico, incompleto, permette comunque di vedere donne ed uomini che danzano.
|
|
Sala delle Quattro Stagioni - All'interno di quattro medaglioni sono raffigurate le stagioni, personificate nei volti di due donne (primavera ed autunno), riconoscibili dalla veste, e due uomini (estate ed inverno) con una spalla scoperta.
Sala degli Amorini Pescatori - Alcuni amorini sono intenti a pescare con le lenze, la fiocina e la rete o a giocare in acqua con i delfini.
Sala della Piccola Caccia - In cinque quadri vengono presentati i momenti salienti di una battuta di caccia.
Ambulacro della Grande Caccia - Enorme corridoio rettangolare lungo 60 metri e terminante con due esedre. E' l'ambiente più suggestivo e monumentale. Sul pavimento, una incredibile scena di caccia grossa.
|
|
Vestibolo di Ulisse e Polifemo - Rappresenta la famosa scena dell'inganno di Ulisse che porge all'essere mostruoso (qui rappresentato con tre occhi) la coppa di vino che lo farà addormentare. Alle spalle, i compagni dell'eroe riempiono un'altra coppa.
Diaeta di Orfeo - Era la sala destinata alla musica. Il mosaico ne richiama la funzione.
Triclinium - E' una vastissima sala quadrata che si apre a esedre su tre lati.
Zona centrale - Vi sono raffigurate le Dodici Fatiche d'Ercole. Ne sono riconoscibili solo alcune.
Vestibolo del Piccolo Circo - Di nuovo una scena circense, ma con dei bambini per protagonisti.
|
|
Abside di sinistra — Vi è rappresentata la glorificazione di Eracle, al centro, che tiene per mano l'amico Iolao (sulla sinistra), mentre Zeus gli pone una corona di alloro sul capo.
Abside centrale - Vi è raffigurata una gigantomachia: cinque gli enormi esseri colpiti dalle frecce di Eracle. A parte la figura centrale, gli altri hanno serpenti al posto delle gambe
Abside di destra - Illustra l'episodio di Ambrosia e Licurgo.
Diaeta di Arione - Era probabilmente adibita a sala della musica e della poesia e la decorazione musiva è in accordo con la funzione.
Atrio degli amorini pescatori - La decorazione musiva rappresenta belle scene di pesca che corrono lungo tutto il portico semicircolare.
|
Cubicolo dei musici e degli attori - Era probabilmente la camera della figlia del proprietario
Vestibolo di Eros e Pan - Al centro Pan, dio dei boschi, riconoscibile dalle corna e dalle zampe caprine, lotta contro Eros, dio dell'amore. Di fianco a Pan il giudice, coronato d'alloro.
Cubicolo del fanciulli cacciatori - Era probabilmente la camera del figlio del padrone di casa
Cubiculo della scena erotica - Circondato dalle immagini delle quattro stagioni (nei medaglioni esagonali), un medaglione poligonale racchiude entro una corona d'alloro, l'abbraccio tra un giovane ed una fanciulla discinta. E' questa una delle poche stanze che ancora conserva resti delle pitture parietali con figure danzanti.
Sala delle Dieci Ragazze in Bikini - Su due diversi registri sono rappresentate 10 ragazze il cui costume è sorprendentemente simile al nostro "due pezzi", si tratta in realtà della biancheria intima, che veniva indossata anche per compiere esercizi ginnici.
|
|
|
La bella statua greca della dea Afrodite, venuta alla luce in Sicilia nell’area archeologica di Morgantina, a poca distanza da Piazza Armerina, ed esportata clandestinamente per essere venduta al Paul Getty Museum di Los Angeles, verrà restituita presto all`Italia e quindi ritornerà in Sicilia.
|
|
|