Il pistacchio è una pianta originaria del bacino Mediterraneo, Persia e Turchia. La Sicilia è l'unica regione italiana dove si produce il pistacchio e per Bronte (sua patria), con oltre tremila ettari in coltura specializzata, rappresenta la principale risorsa economica del vasto territorio della cittadina etnea. I frutti del pistacchio, riuniti in grappoli, sono costituiti da drupe allungate, più piccoli di un'oliva. Di un colore rosso nel passaggio dal fiore a frutto, i pistacchi variano a maturazione dal verde-rossastro al bianco-roseo e al giallo-crema. La coltura non richiede cure particolari: giusto l’innesto iniziale e l’eliminazione delle poche gemme che spuntano sui rami negli anni di riposo della pianta (fruttifica ogni due anni). Il pistacchio è costituito da un mallo sottile, che si sgretola facilmente.
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Il pistacchio viene trattato attraverso tre fasi di lavorazione: tignosella (pistacchio appena raccolto, privato del mallo ed essiccato al sole), sgusciato (privato del guscio), pelato (privato della sottile pelle di colore viola-rossastro attraverso l'immersione in acqua bollente, asciugato e portato ad una umidità del 4%.
TIGNOSELLA
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SGUSCIATO
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PELATO
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Saranno vari fattori a concorrere, la terra e le sciare dell'Etna, la temperatura o il portainnesto, le tradizioni di coltura tramandate da padre in figlio, fatto è che la pistacchicoltura brontese, a differenza dei prodotti di provenienza americana o asiatica, in massima parte con semi di colore giallo, produce frutti di alto pregio, molto apprezzati e richiesti nei mercati europei e giapponesi per le dimensioni e l'intensa colorazione verde.Il pistacchio brontese è dolce, delicato, aromatico. Fra le varie qualità coltivate nel Mediterraneo e nelle Americhe possiede colori e qualità organolettiche che ne fanno un prodotto unico in tutto il mondo con un suo sapore soave che i frutti prodotti altrove non hanno.Viene apprezzato nei mercati italiani ed esteri per l'originalità del gusto e l'adattabilità in cucina e in pasticceria.E' usato nell'industria dolciaria sopratutto per preparare torte, paste, torroni, mousse, confetti, gelati, e granite, ma è squisito anche nei primi e secondi piatti o arancini; è utilizzato anche nella preparazione degli insaccati (ottimo nelle mortadelle e nelle soppressate) e nel settore cosmetico.
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Ogni anno in alcune viuzze e piazze del centro storico di Bronte si svolge da parecchi anni una sagra (fine settembre). E' l’occasione che la città offre ai numerosi visitatori per fare conoscere le raffinate prerogative e le proprietà dell'"oro di Bronte".Il clou della Sagra sono le degustazioni del frutto e dei prodotti che vanno dalla salsiccia alla pasta al pistacchio, dalle torte ai torroni, al gelato, alle crepes, alla filletta, oltre a numerose altre prelibate dolcezze (col pistacchio di Bronte viene prodotto anche un liquore, il pesto, una crema da spalmare sul pane, un ottimo arancino, il formaggio, il salame, le classiche antiche fillette, il caffè, ...e numerose altre prelibatezze dal gusto unico).
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