Casa ri massaria
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Usciti all’esterno si accede ai due locali certamente più suggestivi del Museo: la Casa ri massaria e la Casa ri stari. La prima è il locale in cui si svolgevano le attività domestiche sia della massaia che del massaro coltivatore diretto. Questa famiglia godeva di un certo agio economico e dunque gli oggetti, le suppellettili, i mobili ne rispecchiavano lo status ed erano perciò più curati e abbondanti. Si tratta di un ampio locale coperto da soffitto di travi e tavole. Entrando sulla destra si trova il forno per il pane e la cucina in pietra (tannura) con tutte le suppellettili appese al muro. Segue l’angolo della ricotta e del formaggio: vi si trovano gli attrezzi che il pastore o il contadino, detto “curatulu”, usavano per cagliare il latte: la caldaia, le fiscelle di canna o giunco, la cassa di scolo del formaggio, mastredda, e il cofano di canna, la issara, per stagionare il formaggio. Seguono gli attrezzi della panificazione e pane, la botte del vino un armadio a muro (un residuo di vecchia architettura cinquecentesca) in cui trova posto la ceramica dipinta di Caltagirone, i piatti e le scodelle. In un angolo è il grande telaio di legno eseguito nei primi del ‘900.
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