turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Uccelli in migrazione in Italia
 
 
In Sicilia transitano specie rare come l'albanella pallida. Nella tabella sottostante i passaggi nel 2010.
Falco pecchiaolo
31.124
Falco di palude
1.769
Gheppio
583
Nibbio bruno
520
Falco cuculo
297
Albanella minore
280
Cicogna bianca
167
Grillaio
153
Lodolaio
131
Polana
89
Cicogna nera
53
Albanella pallida
39
 
 
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IN PRIMAVERA  
Falco pecchiaiolo Pernis apivorus  
Rapace delle dimensioni della Poiana. Nidifica in Europa fino in Siberia occidentale. In Italia arriva in aprile per nidificare e riparte in ottobre per tornare in Africa dove trascorre l'inverno. Durante la migrazione moltissimi individui si concentrano lungo le coste e gli stretti (in particolare Stretto di Messina). Curiosamente questo grosso rapace si nutre prevalentemente di insetti, in particolare di vespe estratte dai nidi scavando nel terreno. E' una delle specie a maggiore rischio di bracconaggio in Calabria e Sicilia.
 
 
Biancone Circaetus gallicus   
Una piccola aquila tipica delle regioni mediterranee. Nidifica in Italia, arrivando dall'Africa già in febbraio per ripartire ad iniziare dal mese di settembre sino ad ottobre. Negli ultimi anni alcuni individui hanno trascorso l'inverno nel nostro Paese. Depone un singolo grande uovo che cova per un mese e mezzo, mentre il piccolo impiega circa due mesi e mezzo prima di involarsi e intraprendere il viaggio di ritorno in Africa. Si nutre quasi esclusivamente di rettili, e in misura assai minore anche di anfibi e piccoli mammiferi. Il suo arrivo precoce e il suo tasso riproduttivo molto basso le pone a serio rischio.
 
 
Quaglia Coturnix coturnix   
E' l'unico galliforme migratore europeo. E' un uccello di piccole dimensioni che sverna in Africa, arrivando nelle nostre regioni a partire dalla fine di aprile per nidificare in maggio-giugno e ripartire soprattutto nel mese di settembre-ottobre. Raramente alcuni individui possono svernare nelle regioni meridionali. Evidente dimorfismo sessuale fra maschi e femmine. E' una specie che si riproduce con una prima covata già in Africa, prima di giungere nelle nostre regioni. Si nutre essenzialmente di sostanze vegetali e di piccoli invertebrati in periodo riproduttivo. E' una specie in declino. Un recente impatto è costituito dalle possibili ibridazioni con la Quaglia giapponese liberata a scopi venatori.
 
 
Cuculo Cuculus canorus  
Insieme al Cuculo dal ciuffo ed al Cuculo orientale, il Cuculo, è l'unico rappresentante dell'ordine dei Cuculiformi presente nel continente Europeo. Nidifica in Italia, arrivando anch'esso dall'Africa dove sverna. Il Cuculo è una specie parassita: depone, infatti, il suo unico uovo all'interno dei nidi attivi di altre specie (soprattutto Passeriformi), a cui è poi affidata la cura e l'allevamento del giovane cuculo. Si conoscono due diverse fasi di colore. La maggior parte degli individui è grigia ma esiste anche la fase marrone (tipica più dei giovani e delle femmine). Si nutre prevalentemente di insetti. Attualmente la specie non risulta in declino.
 
 
Rondine Hirundo rustica 
Considerata il simbolo delle campagne coltivate e delle zone agricole, la Rondine ha subito un evidente declino in numerosi paesi europei. Rispetto ad altre specie appartenenti alla stessa famiglia, la Rondine risulta ben riconoscibile per la biforcazione della coda e la gola rossa. Sverna in Africa a sud del Sahara (sino in Sudafrica), anche se qualche individuo può essere osservato in inverno anche nel nostro paese, soprattutto in vicinanza di zone umide. Nidifica soprattutto nelle stalle e comunque in aree agricole a contatto con l'uomo, deponendo in genere 3-4 uova. E' una specie esclusivamente insettivora. Il suo declino è dovuto principalmente all'intensificazione dell'agricoltura ed all'uso indiscriminato di insetticidi, oltre che alla perdita costante di stalle di tipo tradizionale.   
 
 
IN AUTUNNO  
Colombaccio Columba palumbus 
E' il Columbiforme di taglia più grande nonché quello più diffuso fra le specie appartenenti a questo ordine. Nidifica in Italia ed in tutta Europa, soprattutto nelle campagne ricche di siepi, boschi, e recentemente anche nei parchi cittadini. Come per altre specie di migratori a corto raggio, in inverno le presenze aumentano considerevolmente con stormi di migliaia di individui. E' un migratore diurno, in arrivo dal nord Europa già alla fine di settembre e per tutto il mese di ottobre, frequentando spesso i valichi montani delle Alpi e dell'Appennino, dove risulta specie fortemente impattata dall'attività venatoria.   
 
 
Pettirosso Erithacus rubecola   
Uccello comune e inconfondibile per la sua pettorina arancio. Nidifica in Nordafrica, Europa e Asia minore. In Italia nidifica in modo diffuso, ma in inverno le presenze aumentano notevolmente per l'arrivo degli individui dal centro e nord Europa. Gli arrivi avvengono in settembre-novembre, mentre gli spostamenti verso i quartieri riproduttivi nord-europei avvengono in febbraio-aprile. Gli studi sui Pettirossi migratori sono stati fondamentali per capire l'orientamento con il campo magnetico negli uccelli.  
 
 
Cormorano Phalacrocorax carbo 
Grande uccello nero delle dimensioni di un'oca. Nidifica in Europa, Asia, Australia, Africa e parte del Nordamerica. In Italia nidifica in piccole colonie soprattutto nelle zone umide della Pianura Padana. Una piccola colonia è presente anche lungo la costa rocciosa della Sardegna. Il nostro Paese è invece importante per ospitare migliaia di cormorani svernanti del centro e nord Europa. I primi arrivi avvengono già in agosto; questi stessi individui ripartiranno successivamente in marzo-aprile. E' soggetto da alcuni anni a piani di abbattimento invernali assolutamente insensati, poiché applicati a popolazioni svernanti di varia origine e con il rischio di portare all'estinzione l'esigua popolazione italiana nidificante.  
 
 
Airone bianco maggiore Egretta alba 
E' l'airone di maggiori dimensioni che vive nel nostro Paese. In Italia è presente principalmente come migratore in primavera (febbraio-aprile) e in autunno (agosto-novembre), sebbene da circa un decennio ha iniziato a riprodursi, in particolare nelle aree umide del nord. In diverse località di pianura sverna regolarmente sia nelle vicinanze delle zone umide che nelle aree agricole e coltivate; negli ultimi anni il contingente svernante è notevolmente aumentato in virtù di una maggiore protezione delle aree umide.
 
 
Oca selvatica Anser anser 
 
Una delle oche europee più grandi e come le altre oche, in particolare durante il periodo di svernamento preferisce stare in gruppi, talvolta composti da centinaia sino a migliaia di individui. In Europa e Nord Africa trascorrono l'inverno oltre 120.000 oche selvatiche. In Italia compare in primavera (febbraio-aprile) e in autunno (ottobre-novembre). In diverse località del Paese (Valli venete, Parco del Circeo, Parco dell'Uccellina) sverna regolarmente. Si nutre di piante acquatiche e terrestri. In Italia, la specie necessiterebbe di maggiori aree protette idonee per lo svernamento.
 
 
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