PARTENZA: da Ragusa per un labirinto di emozioni scendendo e risalendo.
Al mattino, quando ho aperto la finestra della camera dell’albergo mi resi conto che avevo completamente scordato di essere a Ragusa……al centro …nel cuore di Ragusa Ibla, stanca com’ero delle lunghe camminate dei giorni scorsi, ma con il cervello pronto ad immagazzinare ogni scena, ogni emozione che l’ambiente trasmetteva. Non mi ero accorta che nella cortes della “Locanda” il vecchio Andrea pernottava di fronte a me. E quando mi vide, con un sorriso che gli arrivava alle orecchie, gridò sempre con voce rauca…..Maria oggi namu a vidiri (dobbiamo vedere) Ragusa Ibla, ra (da) percorrere a ddritta (in piedi) in uno scenario unico e considerato dall’Unesco Bene dell’umanità.
Il paesaggio, la tradizione, il mare, la storia rendono Ragusa un itinerario di studio ricercato ed affascinante non lontano, per caratteristiche, da quello più vasto ed altrettanto unico della Sicilia orientale e di tutta l'isola. E' la terra dove il barocco trionfa in tutta la sua opulenza e genialità.
Non la finiva col suo racconto e anzi continuò…..”una civiltà che da tempi antichissimi organizza il territorio disegnandolo con la pietra, scavando le pareti di roccia friabile per ricavarvi tombe e abitazioni, facendo svettare le scenografie barocche-cupole, torri, facciate come un teatro di calda luce mediterranea”.
Una delle cose che maggiormente stupisce chi visita Ragusa è la netta distinzione tra la parte superiore e quella inferiore (Ibla). La città risulta letteralmente divisa in due distinte parti, eredità della ricostruzione post 1693. Infatti, mentre la vecchia nobiltà ragusana decise di ricostruire la città nel vecchio sito nel rispetto della vecchia pianta barocca, la nuova e potente borghesia, costituita dai massari piu' ricchi, decise di costruire una nuova Ragusa sulla collina del Patro, a pianta ortogonale con strade ampie e rettilinee.
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