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Festa di San Leoluca
01 marzo
Corleone (PA)
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La figura di Leoluca, venerata dai corleonesi quale protettore contro i terremoti, nato tra l'815 e l'816, cioè alla vigilia della conquista musulmana dell'Isola, non è stata ancora delineata nei suoi caratteri peculiari. "La leggenda ricorda che fosse giovinetto e di agiata condizione, sapendo - cosa allora non comune - leggere e scrivere. Era però un pastore, che guidava le sue pecorelle. Per un certo periodo di tempo vagò per i boschi calabri, credendo partito migliore - vivere da eremita, ma poi, per consiglio altrui, si ricredette e cercò un convento, che lo ricoverasse". Il Colletto parla anche di una sua formazione presso i Basiliani di S. Filippo di Agira, di una visita alla tomba di S. Pietro a Roma, dì un soggiorno presso i Basiliani di Mola, ove fu Abate del convento e poi a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia) ove morì, centenario, intorno al 915 - 918. In epoca normanna i corleonesi riscoprirono il loro illustre figlio e ne fecero compilare la leggenda, attinta alle memorie rimaste in terra di Calabria, premettendo al nome monacale Luca quello di battesimo Leone. Il Santo viene festeggiato solennemente il I° Marzo, con una processione lungo le vie cittadine e l'accensione di falò (luminarie) da parte dei ragazzi nei vari quartieri, utilizzando rami, legna e paglia. Un'altra festa del tutto particolare, detta "Cursa di Santu Luca", si celebra l'ultima domenica di maggio, a ricordo della leggenda che vuole la città di Corleone risparmiata dalle ire borboniche nei fatti rivoluzionari del 1860.
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