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Festa del mare 
agosto  
Letojanni (ME)  
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E' la prima domenica di Agosto. Sei - sette carri siciliani, trainati da grossi cavalli bardati con pennacchi altissimi, percorrono le vie di un piccolo paese di pescatori. Il paese si chiama Letojanni e le sue case sono una striscia disposta sulla costa nordorientale della Sicilia, tra Taormina e Messina. A guidare i cavalli stanno alcuni anziani del luogo in abiti folcloristici: li accompagnano a piedi, mentre sopra i carri stanno suonatori di zufoli, clarini e tamburi. La sfilata, preceduta dalle majorettes, attraversa le vie del paese e il lungomare per fermarsi nella piazza principale dove viene celebrata una Messa all'aperto. E' pomeriggio. Finalmente la statua del patrono S. Giuseppe esce in piazza. La sua festa viene celebrata in agosto anzichè il 19 marzo perchè la gente che abita il luogo d'inverno - i pescatori di tonni - è davvero poca. Molti sono andati via per lavoro e tornano solo d'estate a trovare i parenti; lo stesso fanno i ragazzi, che per lo più studiano a Messina o a Catania; per non parlare dei catanesi che hanno lì una casa di villeggiatura, e così soltanto d'estate il paese è veramente popolato. Dopo la sfilata dei carri e la Messa, verso sera, la statua è sollevata e, dalla piazza, portata giù per le scale che dal lungomare permettono di scendere in spiaggia. Una grande barca per tonni attende il santo, i due alberi circondati da lampadine accese, stracarica di luci e bandiere colorate che producono un effetto molto folcloristico. La barca prende il mare e alcuni fedeli accompagnano il santo, altri lo seguono su piccole barche, una decina in tutto, anch'esse bardate e illuminate. Alla partenza e al passaggio delle barche lungo la costa, le luci del paese vengono spente, per essere poi riaccese quando la processione si allontana verso i vicini paesi di Mazzeo e S. Alessio. Prima però le barche si fermano al largo e viene offerto a un pubblico abituale di almeno 5000 persone uno spettacolo di fuochi acquatici chiamati comunemente "Paperelle". Dalla spiaggia si sente il botto e il fuoco si infila in acqua da dove esplode con scintille, stelle, colori spettacolari. Gli spettatori a riva possono seguire il santo, ma finiscono sempre con l'essere distratti dalle numerose bancarelle piene di dolci, fette di pane e salame, e ovviamente pesce. In Piazza Cagli, a 20 m dalla piazza principale, vengono organizzati ogni anno spettacoli di musica folcloristica e canti siciliani, oltre che la Sagra del pesce: si possono mangiare, tra le altre cose, le alici (fritte e impanate, si mangiano intere, lische e testa comprese) e i totani fritti. Intanto, distanti da riva, le barche si allontanano, facendosi piccole e sempre meno luminose. Il mare è scuro, quasi nero, come pure l'orizzonte. E la maggior parte della gente, in fondo, sente questa come la festa del mare, più che la festa del santo.  
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