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Pasqua
01 - 08 aprile
Randazzo (CT)
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La sera del Lunedì Santo è S. Pietro (confr. Addolorata), ad aprire la serie delle processioni, che si snodano da secoli lungo lo stesso percorso tradizionale: via Umberto I (Piazza Sottana) e via Duca Abruzzi (Piazza Sottana), passando sotto ai tre ex monasteri benedettini di S. Bartolomeo, S. Caterina e S. Giorgio, e ciò perché potessero assistervi, una volta, da dietro le grate, le monache di clausura. Il Martedì sera è il turno della Confraternita dell'Annunziata. Il Giovedì Santo sera si svolgeva la processione r'u Signuri 'nt'o catalettu, la statua del Cristo morto, disteso su una bara, circondato di fiori bianchi e di lampadine, e gioielli sulle piaghe, era portata a spalla dai confrati. Dopo il Concilio Vaticano II questa processione è stata spostata alla mattina del Sabato Santo. Il Venerdì mattina il corteo prende il via da S.Martino, e snodandosi lungo il consueto percorso, si sofferma per meditare le varie stazioni della Via Crucis. Alla sera, da S.Pietro, si incammina la solennissima processione, cui prendono parte tutte le Confraternite, con le insegne ed i propri figuranti, protraendosi fino a notte inoltrata, con le due varette barocche di Gesù in croce e di Maria Addolorata, portate a forza di braccia e di spalle dai devoti, nei tratti più impervi come la ripidissima via Garibaldi, trattenute da grosse funi. I personaggi che animano queste processioni sono bambini e ragazzi in costume: S. Giovanni Battista, l'Angelo, la Veronica, le tre Pie donne, Marta, Maria e Maddalena, i due Nicodemi (Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo), ed infine i Babaluti, incappucciati in camice bianco, che rappresentano le successive fasi della Passione di Nostro Signore. Recentemente sono stati aggiunti i 12 Apostoli ed il corteo delle donne dolenti. Anche la musica della banda, cupa, ritmata, riveste un ruolo importante. Il giovedì pomeriggio, le campane vengono legate simbolicamente, per sciogliersi solo quando dovranno suonare per la Gloria della Resurrezione. Le funzioni, pertanto, verranno annunciate ai fedeli dal suono sordo della troccula (bàttola o crepitacolo), una tavoletta di legno con una parte metallica mobile, che batte ritmicamente. Nel pomeriggio i fedeli girano i Sepolcri, allestiti nelle varie chiese. Per il pranzo pasquale, il piatto forte, prima che certi usi si perdessero e si contaminassero, era costituito dall'agnello, farcito di pasta, uova e interiora, e cotto nel forno. Tipici gli agnellini di pasta reale, con lo stendardo pasquale piantato sul dorso, su un vassoio, circondati di frutta martorana.
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