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Festa di San Sebastiano
- 27 gennaio
Maniace (CT)
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A Maniace, San Sebastiano viene festeggiato il 20 di gennaio. Ma in altri paesi di cui il Santo è patrono, come Avola, Melilli e Cerami, la festa si svolge in altri periodi dell'anno. Il 20 di gennaio del 228 è però il giorno in cui, come tramanda la Depositio Martyrum, San Sebastiano, cavaliere romano, dopo il suo rifiuto di abbandonare la fede cristiana, per ordine dell'imperatore Diocleziano venne ucciso con colpi di bastone. A quest'affermazione molti obietteranno che il Santo fu martirizzato con le frecce (tante tramandano le cronache, da farlo sembrare "un riccio"), e in effetti l'iconografia classica ci rimanda l'immagine di un giovinetto, in molti casi bene in carne secondo gli stilemi canoviani, legato a un albero e con l'espressione estatica nonostante sia trafitto da numerosi dardi. Fu davvero quello il primo martirio di Sebastiano. Ma alle ferite delle frecce il cavaliere sopravvisse, e si ripresentò a Diocleziano, nel tentativo di convertirlo. Nuovamente arrestato fu condotto nell'ippodromo del Palatino e ucciso a bastonate. Il corpo venne poi gettato nella cloaca massima e recuperato dai cristiani dopo che Sebastiano, apparso in sogno alla matrona Lucina, aveva dato indicazioni per ritrovarlo. Le spoglie del Santo furono infine deposte nelle catacombe della via Appia dove già si trovavano, dal 258, le reliquie dei Santi apostoli Pietro e Paolo. Il 19 gennaio una processione illuminata da fiaccole si dipana per il paese e in chiesa si cantano i vèspuri e si distribuiscono i panuzzi 'i Sammastianu benedetti. Messa e processione (con offerta dei doni al Santo, quasi sempre vitellini, ma anche ceri e, un tempo, denaro contante) anche il 20. Con il fercolo che, portato in spalla dai nudi, compie veloci evoluzioni prima all'interno della Matrice, poi attorno alla croce celtica in pietra lavica nel cortile del Castello e infine si lancia in una corsa per le tante borgate del paese, fermandosi in particolare davanti alle case degli ammalati. Per ricordare come il cavaliere romano diventato Santo, in vita avesse scelto la missione di portare consolazione ai derelitti. Non basterà però un giorno a raggiungerle tutte, le borgate del paese: si continuerà per l'ottava. E sarà di nuovo festa grande.
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