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Festa di San Sebastiano
20 - 27 gennaio
Acireale (CT)
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San Sebastiano è un santo martire della Chiesa cristiana. I soli documenti storici da cui è possibile ricavare i pochi elementi certi sulla vita del santo sono un breve passo nel commento al salmo 118 di Sant'Ambrogio e la Depositio Manyrum di un cronografo del 354. Altre informazioni ci giugono dallaLegenda Aurea ed in particolare dalla Passio Sancti Sebastiani ("Passione di San Sebastiano") opera a cura di Arnobio il Giovane, un monaco del V secolo; quest'opera è una sorta di romanzo storico, in larga parte frutto della fantasia dell'autore Sebastiano nasce a Milano (secondo la Depositio) o a Narbona da madre milanese sposata ad un funzionario romano della Gallia (secondo alcune leggende latine e greche). Entra nelle guardie pretoriane, raggiungendo ben presto alte cariche. Viene, quindi, chiamato a far parte delle guardie personali degli imperatori Diocleziano e Massimiano, cui fu molto gradito per la sua fedeltà e lealtà. Grazie a questa fiducia imperiale e alle alte cariche raggiunte, riesce a diffondere il messaggio cristiano tra le famiglie nobili e i magistrati, fino a convertire il prefetto di Roma, città in cui il santo ormai vive. Sebastiano venne martirizzato sotto Diocleziano poichè il suo zelo per la diffusione della dottrina cristiana unito a quello per l'assistenza ai carcerati e alla sepoltura dei martiri non passarono inosservati e furono sgraditi all'imperatore. Fu condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. La leggenda narra che di notte alcuni cristiani si recarono sul posto per dargli sepoltura. Accortasi che era ancora miracolosamente vivo, una nobildonna di nome Irene lo soccorse e lo accolse nel suo palazzo del Palatino. Riacquistata la salute, anzichè seguire l'invito dei cristiani ad abbandonare Roma per avere salva la vita, egli decise di dichiarare pubblicamente la sua fede in Cristo. Fu ucciso, probabilmente tra la fine del III sec. e l'inizio del IV sec. mediante flagellazione nell'ippodromo del Palatino e il suo corpo gettato in una cloaca. La leggenda racconta ancora che Sebastiano apparve alla matrona Lucina rivelandole il luogo in cui era stato abbandonato il suo corpo e le ordinòdi seppellirlo presso la tomba dei Ss. Pietro e Paolo sulla via Appia. Lucina eseguì quanto comandato e diede sepoltura al martire nel cimitero ad catacumbas. La festività di San Sebastiano martire, è celebrata dal mondo d'occidente il 20 gennaio e dal mondo orientale il 18 dicembre. Nell'antichità il centro principale di venerazione fu sulla via Appia, proprio nel cimitero ad catacumbas, celebre perchè i pellegrini vi si recavano principalmente per venerare i principi degli apostoli, ma rendendo pari culto agli altri martiri che vi erano sepolti. La fama del Santo, però, è legata soprattutto alla protezione contro la peste insieme a Sant'Antonio, San Rocco, San Cristoforo e i Ss. Ausiliatori. Si narra, infatti, che nel '680 scoppiò una furiosa pestilenza; si ricorse all'intercessione di San Sebastiano ed immediatamente l'epidemia cessò. Questi episodi gli guadagnarono nella fantasia popolare la fama di taumaturgo contro le epidemie e, essendo queste assai diffuse nel Medioevo, un conseguente notevole aumento della sua fama e del suo culto che si protrasse fino al XVI secolo. E' molto venerato in Sicilia dove culto del Martire sembra che sia stato introdotto nell'anno 1063 dai Lombardi al seguito di Ruggero I. La devozione a San Sebastiano si accrebbe tra il 1625 e 1630, quando si invocò la sua intercessione per fermare la terribile epidemia di peste che affliggeva l'Isola siciliana. Molte città facevano a gara per festeggiarlo visti i grandi prodigi e le guarigini che avvenivano tramite la sua intercessione e ancora oggi sono molte le città in cui la festività del Santo è molto sentita. Oggi non viene invocato più come protettore contro la peste e le epidemie, ma è il santo patrono della polizia municipale. L'iconografia clasica lo raffigura sotto martirio e trafitto dalle frecce legato ad un albero o ad una colonna.
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