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Festa di Santa Lucia
13 - 20 dicembre
Siracusa (SR)
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Nelle stampe d'epoca, Santa Lucia appare con un piatto in mano nel quale sono appoggiati due occhi. Secondo la tradizione religiosa, ripresa anche dagli studi di Giuseppe Pitrè, la patrona di Siracusa £serba sani gli occhi dei suoi devoti". La Santa, nata nella città siciliana e di origine nobile, rinunciò al matrimonio per farsi suora.
Nel mese di dicembre ricorre la festa della Santa. Il 13 la statua (in argento ed alta circa 4 m.) viene portata in lenta processione, dal Duomo alla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro; il corteo è seguito da una carrozza settecentesca (carrozza del Senato siracusano dalle pareti di cristallo e riccamente addobbata), con personaggi in costume. Una volta, il privilegio di portare in processione la statua di Santa Lucia era riservato alla corporazione dei falegnami, mentre oggi i portatori vengono sorteggiati. Della tradizione restano solo gli antichi copricapo verdi caratteristici di quella corporazione. In questi giorni di festa è usanza preparare gli "uccioli" e la "cuccia". Anche in Svezia, dal 3 dicembre al 6 gennaio, si svolgono numerose iniziative collaterali legate a Santa Lucia e alla Lucia di Svezia, che rappresenta il ritorno della luce in Scandinavia.
Si chiama ”cuccìa“ ed è un tipico piatto ”di devozione“ di Siracusa e diffuso in tutta la Sicilia occidentale. L'origine è sicuramente araba. Secondo una leggenda durante una carestia successiva al martirio di Santa Lucia un giorno alcune navi arrivarono inattese nel porto di Siracusa e lasciarono un provvidenziale carico di grano. Era il 13 dicembre. Da allora per la festa di Santa Lucia i siracusani preparano una torta di grano con crema di ricotta, zucca candita, vaniglia e miele di zagara. La ”cuccìa“ si può trovare anche nelle pasticcerie della città durante tutto l'anno, insieme con la caratteristica ”cotognata“, una soda marmellata di mele cotogne confezionata nelle tipiche formelle in ceramica di Caltagirone, e con grande scelta di pasticcini di pasta di mandorle.
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