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Un giorno a Caltagirone
 
Caltagirone 
 
 
PARTENZA: ...alla rcerca di tesori sulla sommità di un monte !!!  
Il settimo giorno si parte, sempre con la macchina più scassata,  per Caltagirone e attraverso località sempre più diverse: mare, colli e montagna. La città sorge a 608 m. sul livello del mare, alle sommità di un monte che domina la piana di Gela e quella di Catania ad anfiteatro tra i monti Iblei ed Erei. Il territorio è ricco di siti archeologici (S.Mauro, Montagna, S.Ippolito ecc.) che testimoniano insediamenti fin dall' epoca preistorica. In occasione di campagne di scavi sono stati reperiti diversi manufatti, anche in terracotta, risalenti ad epoca preellenistica.  
Mi resi conto immediatamente che per chi viaggia da queste parti l'acquisto di un bell'oggetto di ceramica diventa un'esigenza irresistibile. Ve ne sono di tutti i tipi, per tutti i gusti, per tutte le tasche. La qualità è in genere buona, anche se all'incremento di questi anni dei turisti in visita a Caltagirone si è accompagnata l'apertura di negozi che vendono prodotti di bassa qualità. Risultano molto interessanti le ceramiche di "Sammartino e Delfino" e "Alessi" i cui laboratori conducono una seria attività di studio e di ricerca sugli antichi moduli di lavorazione, riproponendo con attenzione filologica i colori caldi ed i disegni tradizionali delle ceramiche rinascimentali e barocche del territorio calatino.  
manufatto in ceramica 
Belli da acquistare e facili da trovare dappertutto sono gli stampi per la mostarda: semplici formine in ceramica, decorate con motivi tridimensionali di piante ed animali, che una volta venivano utilizzate per infornare questo dolce tipico della tradizione siciliana, a base di mosto di vino cotto e aromatizzato. 
Mentre eravamo persi in questo mondo della ceramica, Andrea mi strizzò l’occhiu  e capii che voleva farmi vedere una cosa particolare. Entrammo dentro la bottega di Velardita Vincenzo in Via Roma, 53 e l'artista, grande amico, ci mostra opere ispirate alla grande tradizione calatina. L'argilla, da lui plasmata, prende forma dando vita a figure rappresentanti momenti di quella vita contadina che ci è stata tramandata attraverso le opere dell' 800' dei Bongiovanni e Vaccaro. Egli realizza personaggi ed ambientazioni per gruppi presepiali tradizionali, lasciando nel contempo ampio spazio alla realizzazione di pezzi unici, che dal quotidiano e dal mondo della cultura traggono spunto. Anche nel presepe allestito nel Convento dei Cappuccini si trovano sue opere meravigliose.  'incombente presenza della rupe del Castello, con la torre dell'orologio.  
Velardita V.
Velardita V.
Finita la visita nella bottega, Andrea era rimasto talmente colpito dalle opere di Vincenzo che, anche se era ora i’  pranzu, volle andare al Convento dei Cappuccini…e mi gridava….je n’ama d’jiri!!!! (dobbiamo andarci!). Io replicai dicendo che era meglio pranzare prima, ma lui teneramente serio mi rispose: che ci accuccia? (che c’entra). Appena arrivati al convento Andrea si attacca alla campana per richiamare l'attenzione e dopo molto tempo, stavamo per desistere, ci aprì un frate che alla nostra prima richiesta ci ricordò che era l’ora di pranzo e sarebbe stato opportuno tornare il pomeriggio, ma davanti all’insistenza di Andrea il frate non seppe resistere a questa camurria (grossa scocciatura) e ci fece tràsiri (entrare).  
Chiesa dei PP. Cappuccini 
La chiesa, completata nel 1585, fu realizzata secondo lo stile semplice e austero dei figli di San Francesco. Il prospetto principale è del tipo "a capanna", inquadrato all'interno di due paraste litiche angolari, e riprende la divisione interna della chiesa. Al centro è il portale d'ingresso sormontato da una finestra con stipiti in pietra. Nella parte cuspidale del timpano si trova il piccolo campanile in pietra bianca intagliata completato da un arco. Percorrendo tutto l’interno il frate ci fece accedere attraverso la sacrestia alla meravigliosa Pinacoteca, che racchiude importanti dipinti di vari secoli, tra i quali molti della scuola di Caravaggio.  Nei locali che ospitano la Pinacoteca sono esposti anche sculture, paramenti, campane, libri di varie epoche e cimeli di varia natura relativi alla chiesa dei PP. Cappuccini o alla vita di P. Innocenzo. 
pinacoteca 
Caltagirone è al centro di un territorio agricolo ricco e vario e nei negozietti del centro storico potrete trovare perciò un'ottima varietà di prodotti agricoli, formaggi e altre prelibatezze confezionate artigianalmente: vi consigliamo per esempio di acquistare un vasetto di miele biologico, di eucalipto, di timo, di rosmarino, d'arancio, o di millefiori.  
L’ultimo grande lavoro pubblico che ha visto impiegata la ceramica è il rivestimento dei frontali dei gradini della famosa scala di Maria SS. del Monte realizzato negli anni ’50 dalla Scuola d’Arte di Caltagirone diretta dal Prof. Antonino Ragona al quale si deve anche l’istituzione del Museo della Ceramica.Questa scala , in occasione dei festeggiamenti di luglio in onore del Patrono S.Giacomo, viene illuminata da migliaia di lucerne ad olio che disegnano splendidi arazzi. Questa antica tradizione è stata codificata a metà dell’800 dal francescano Padre Benedetto Papale. 
scala Maria SS. del Monte
 
Non finivamo mai di meravigliarci di una cosa che ce ne appariva un’altra ancora più bella co na botta d’accupa (difficoltà di respiro) diceva Andrea. E questo accadde quando entrammo nei giardini della stupenda Villa Comunale. Alle spalle del Museo della Ceramica si trova il Giardino pubblico; vi si può accedere dal Teatrino, mediante due rampe di scale, da via Roma, dove si trova l'ingresso principale a fianco del Teatro Politeama, e dal viale principessa Maria José. Andrea per un pelo percorrendo le scale sciddicuse (scivolose) stava per fare nu cazzicatùmmolo (un capitombolo) e fu un miracolo che riuscì ad tenerlo in piedi! Ci mancava chiustu incidenti (questo incidente)!!! 
Il giardino, su modello dei parchi inglesi, è opera dell'architetto Filippo Basile e iniziò nel 1846. La progettazione dell'ingresso in stile liberty,  caratterizzato da un'insolita cancellata - tra fasci di canne palustri dove s'indovinano piccoli pesci, uccelli acquatici e rettili - alternata a pilastri, è opera dell'architetto Saverio Fragapane. 
All'interno, lungo i viali, si trovano vasi in terracotta realizzati, maioliche e terrecotte ornamentali. Nel piazzale centrale è in grande evidenza il palco musicale in stile moresco con rivestimento in maiolica policroma. Nella parte inferiore si può ammirare una delle vasche della fontana dello scultore ed architetto fiorentino Camillo Camilliani del XVI  sec.. 
Di fronte all'ingresso si può ammirare una gradevole balaustra in ceramica, realizzata nei primi decenni del Novecento, che circonda il giardino antistante la ex caserma dei  carabinieri, oggi sede del Museo della Fotografia e di esposizioni temporanee.  
Caltagirone - villa comunale 
Inoltre, il Museo della Ceramica di Caltagirone è ubicato all'interno della Villa Comunale. L'ingresso avviene dal cosiddetto Teatrino, scenografico belvedere sulla città progettato nel 1792 dall'architetto Natale Bonaiuto. 
villa comunale - teatrino  
 
Distanza: Caltagirone - Catania: 78 chilometri  
Tempo percorrenza:1,30 minuti 
Cena: 
- Non solo vino — Via Vittorio Emanuele, 1 — tel. 0933 31068 
Alla scurata (all’imbrunire) Andrea aveva proprio appetito e mi portò a cena da “non solo vino” dove  abbiamo avuto modo di gustare ottimo pesce e particolarissimi piatti siciliani 
 
Pernottamento:  
- B&B Tre metri sopra il cielo — Via Bongiovanni, 72 - tel. 0933 1935106  
Il B&B si trova nel cuore della città a contatto con l'arte e con la storia sognando l'infinito. Il nostro albergo Tre metri sopra il Cielo, si  affaccia sulla famosa scalinata S. Maria del Monte simbolo indiscusso della città di Caltagirone già riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'umanità. Lontani dai rumori del traffico, ma nel cuore della città, vivrete la vostra vacanza in un clima di rilassante familiarità.Il proprietario ci ha lasciati stupiti per la gentilezza persino nel venirci a prendere con l’auto autorizzata ad entrare nel centro storico, evitandoci ogni problema e coccolandoci sin dal primo momento del nostro arrivo. 
B B 3 metri sopra il cielo 
Il prezzo del pernottamento comprende una abbondante colazione con frutta di stagione e prodotti locali, colazione internazionale e in estate la tipica granita che saranno servite nel terrazzo con vista panoramica sui campanili delle chiese barocche e sulla maestosa scalinata di 142 gradini impreziosite da splendide maioliche di ceramica che a Maggio con fiori e per la festa del patrono il 24 e 25 Luglio vengono illuminate con lumini ad olio formando un maestoso disegno con richiami alla tradizione richiamando migliaia di visitatori da tutto il mondo. 
Terrazzo su Caltagirone 
 
 
 
 
 
 
 
 
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