Una volta scoperta la Sicilia gli antichi Greci se ne innamorarono. Esplorarrono le sue coste in lungo ed in largo dando un'impronta indelebile alla sua storia. Ci sono tanti modi per conoscere l'antica Sikelia, ma quello "via mare" è uno dei più affascinanti: paesi di pescatori incastonati tra le rocce, baie nascoste ed acque azzurre. Ecco tre spunti di navigazione, treitinerari one way lungo le coste della Sicilia, sfiorando appena le isole, mete inflazionate nell'affollato mare d'agosto. La prima rotta è la più impegnativa per miglia e giorni  di navigazione, mentre le altre due sono all'insegna del relax. A voi decidere, per vivere le coste della Sicilia ancora più da vicino, se approfittate della possibilità di attraccare in porto o di spendere le vostre notti in rada.  
 
 
 
Sulle rotte degli antichi Greci
 
seguire i venti in Sicilia 
 
 
ITINERARIO 1: Palermo (Ustica-Egadi-Pantelleria) - Porto Empedocle 
Lasciato il porto turistico di Acquasanta a Palermo si punta a nord-ovest verso Mondello, definito da molti il salotto balneare dei palermitani. Splendide ville in stile liberty fanno da cornice ad un borgo di pescatori la cui piazza principale, sul mare, è il luogo ideale per un aperitivo al calar della sera. Proseguendo si incontra il borgo di Sferracavallo dove, se vi capita di passare la domenica, c'è il mercato del pesce. Per chi ama la navigazione, a una trentina di miglia da qui si trova l'isola vulcanica di Ustica. Una "deviazione" per la quale bisogna avere a disposizione almeno 4 giorni (1 giorno per andare, 2 per visitarla e 1 per tornare), ma ne vale la pena. E' un paradiso per i subacquei, con fondali meravigliosi ricoperti di gorgonie rosse e il "museo archeologico sommerso" di Punta Gavazzi, un itinerario subaqueo tra reperti di età ellenistica e romana. Dopo Ustica, ritornati sulla costa, dovete centellinare le miglia tra Punta Raisi e Capo San Vito, così da godervi la bellezza di questa costa frastagliata, tra faraglioni ricoperti di macchia mediterranea, baie tranquille e mare blu. Pittoresco il paese di Castellamare del Golfo, così come quello di San Vito lo Capo. Tra i due paesi, affacciata sulla baia, si estende la Riserva Naturale dello Zingaro (www.riservazingaro.it, tel.800116616), da visitare a piedi, poichè è vietato ancorare, sostare e transitare all'interno delle piccole rade della riserva. Infine, Trapani, dalla quale si può decidere di fare rotta verso le Isole Egadi (1 - 2 ore di navigazione), oppure puntare a sud, verso Mazara del Vallo, per poi staccarsi dalla costa e navigare alla volta di Pantelleria (almeno 10 ore di navigazione), modellata dal vento e dal fuoco. Imperdibili sull'isola: Cala dei Cinque Denti, l'ansa di Balata dei Turchi, le grotte dei Macasinazzi e Cala Gadir. Se riuscite a sfuggire al magnetismo di Pantelleria, non vi resta che macinare miglia alla volta di Porto Empedocle, il punto di arrivo del vostro viaggio. 
tre itinerari in barca a vela
 
ITINERARIO 2: Milazzo - Eolie - Cefalù 
Milazzo è il porto più vicino e sicuro della costa settentrionale siciliana dal quale fare rotta verso le Isole Eolie. Prima però, se si ha il tempo, si può godere della sabbia bianca delle molte spiagge che si affacciano sul suo golfo. 
Una volta accertate le condizioni meteo, si parte verso la nera isola di Stromboli (circa 4 - 6 ore di navigazione), un cono perfetto alto 924 metri. Non c'è possibilità di sosta in banchina, si rimane quindi in rada davanti al paese nella parte nord-occidentale dell'isola. 
Da qui, toccando le altre isole dell'arcipelago, da Panarea a Vulcano, si torna verso la costa. Capo d'Orlando può essere un buon approdo per rilassarsi dopo le miglia di navigazione. Da questo punto fino a Cefalù è un susseguirsi di baie meravigliose dove ancorare. 
 
ITINERAIO 3: Messina - Marzamemi 
Dato il traffico, le correnti ed i salti di vento dello Stretto, prima si abbandona Messina e meglio è. Veleggiando verso sud, si incontra un gioiello chiamato Taormina, uno dei luoghi di villeggiatura più amati dal turismo internazionale. 
Una tappa sicuramente divertente, dopo la quale si può passare una notte in rada a guadare le stelle davanti alla spiaggia dei Ciclopi, vicino ad Aci Trezza. Davanti alla baia emergono cinque faraglioni basaltici che secondo la leggenda sono i macigni scagliati da Polifemo contro la nave di Ulisse. 
Navigando all'ombra dell'Etna si punta verso Siracusa, con tappa per un tuffo nelle acque trasparenti dei Giardini Naxos nei pressi di Catania. Lungo la rotta, fermatevi anche a fare un bagno nella Baia di Brucoli, non lontano da Augusta. 
A Siracusa conviene attraccare in porto per spendere almeno un giorno per visitare la città e quindi il tempio di Apollo sull'isola di Ortgia. La costa prosegue frastagliata ed a ogni ansa viene voglia di dare ancora per fare un bagno e respirare il profumo della macchia mediterranea. Ultimo scalo, la marina di Marzamemi, set del film Sud di Gabriele Salvatores. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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